Chiesa di Santa Maria Assunta (Brienza)
La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Brienza, in provincia di Potenza e arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo[1][2]; fa parte della zona pastorale di Tito-Valle del Melandro. StoriaIl primitivo luogo di culto di Brienza era la chiesa di San Martino, che però tra i secoli XI e XII non era più sufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli; così, ne venne costruita nel castello una più capiente, la quale fu dedicata a santa Maria Assunta[1]. Nel XIII secolo, all'epoca del vescovo di Marsico Nuovo Ruggero I, la chiesa ricevette molto privilegi e le furono assegnati molti beni, tanto che il parroco dovette essere affiancato pure da un economo che amministrasse il patrimonio[1]. Questo luogo di culto venne elevato al rango di chiesa madre nel 1683; nel 1761 la parrocchiale venne interessata da un ampio intervento di rifacimento e modifica che le conferì un nuovo aspetto e in occasione del quale fu realizzato il portale d'ingresso[1]. Nel 1857 un terremoto provocò delle lesioni alla chiesa e al campanile, il quale non venne ripristinato nella sua interezza ma ridotto di dimensioni[1]. L'originario soffitto in tavolato, decorato da un dipinto settecentesco con soggetto l'Assunzione, venne rimosso nel Novecento e sostituito dal solaio intonacato e privo di decorazioni[1]. L'edificio venne restaurato in seguito all'evento sismico del 1980 e nel 2012 si procedette all'adeguamento liturgico secondo le norme postconciliari mediante l'aggiunta dell'ambone e dell'altare rivolto verso l'assemblea[1]. DescrizioneEsternoLa facciata della chiesa, rivolta a nordest, presenta centralmente il monumentale portale d'accesso, affiancato da due paraste e sormontato dall'architrave, e sopra una nicchia con il bassorilievo della Vergine Assunta e due finestre a tutto sesto ed è scandita da quattro lesene con capitelli corinzi sorreggenti il timpano di forma triangolare; sul lato sinistro vi è un'ala secondaria caratterizzata dall'ingresso minore e da un oculo[1]. Annesso alla parrocchiale è il campanile in pietra a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dal tetto a quattro falde[1]. InternoL'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate da pilastri sorreggenti degli archi a tutto sesto e abbelliti da lesene, sopra le quali corre la cornice modanata e aggettante su cui si imposta un registro attico caratterizzato dalle finestre; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, delimitato da balaustre, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la tela ritraente la Madonna con Bambino assieme a Sant'Agostino, eseguita nel 1784 da Nicola Peccheneda, dello stesso autore pure la pala raffigurante Sant'Antonio Abate, datata 1797[3], e la statua con soggetto la Madonna col Bambino, intagliata nel XIV secolo[3]. Al di sotto della parrocchiale è presenta una cripta, anch'essa composta da tre navate[1]. NoteVoci correlateAltri progetti
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