Chiesa di Sant'Antonio Abate (Pravisdomini)
La chiesa di Sant'Antonio Abate è la parrocchiale di Pravisdomini, in provincia di Pordenone e diocesi di Concordia-Pordenone[1]; fa parte della forania del Basso Livenza. StoriaLa primitiva chiesa di Pravisdomini, il cui pavimento venne ritrovato durante un intervento di ripristino, era dedicata forse ai santi Filippo, Giacomo e Antonio e risaliva all'XI secolo[2]; essa divenne parrocchiale entro il 1434, affrancandosi dalla pieve di San Pietro Apostolo di Azzano Decimo[3]. Nel 1477 i Turchi, durante le loro razzie, rasero al suolo la chiesa[4], che pertanto dovette venir ricostruita, per poi essere consacrata il 1º maggio 1488 dal vescovo ausiliare di Concordia Antonio III Feletto[5]. Nel 1886 l'interno della parrocchiale fu oggetto di un rifacimento e di un ammodernamento, ma tra il 1988 e il 1990 la chiesa e il campanile vennero riportati alle linee originali[3]; un ulteriore restauro fu condotto nel 2013[1]. DescrizioneFacciataLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a sudovest e rivestita da mattoni a faccia vista, è scandita da quattro lesene raccordate da archetti e presenta al centro il portale d'ingresso a sesto acuto e il rosone; sotto gli spioventi vi sono degli archetti pensili e le falde sono sormontate da pinnacoli. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta una bifora per lato ed è coronata dalla guglia a pianta circolare. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, coperta dalle capriate sorreggenti il tetto; il presbiterio e l'abside, invece, sono caratterizzati da una volta[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali il Crocifisso ligneo, intagliato nel XVI secolo[2], la pala ritraente Cristo risorto tra i Santi Antonio Abate e Giovanni Battista, eseguita nel 1571 da Pomponio Amalteo[3], e gli affreschi raffiguranti l'Eterno Padre e angeli musicanti, dipinti alla fine del Cinquecento da Antonio da Firenze[3]. Note
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