Chiesa di Sant'Anna (Rapallo)
La chiesa di Sant'Anna è un luogo di culto cattolico situato nel quartiere omonimo, in via Sant'Anna, nel comune di Rapallo nella città metropolitana di Genova. La chiesa è denominata localmente "chiesetta antica" per distinguerla dalla moderna parrocchiale omonima, quest'ultima costruita tra il 2004 e il 2016 nella zona più a sud del quartiere santannino. La sua parrocchia, istituita nel 1968 da monsignor Francesco Marchesani, è facente parte del vicariato di Rapallo-Santa Margherita Ligure della diocesi di Chiavari. Storia e descrizione![]() L'edificazione della chiesetta, sita nell'omonima strada (l'antico tracciato della via Aurelia) e nel cuore del borgo più antico di Sant'Anna, fu voluta nel 1629[1] per volere del popolano locale Giovanni Maria Figari. Nonostante alcuni storici ipotizzino che sul luogo già esistesse un primitivo luogo di culto, nessun documento antecedente a tale data riporta l'esistenza di edifici religiosi nella zona di Sant'Anna[1]; anche il noto visitatore apostolico monsignor Francesco Bossi, che compì i suoi viaggi nei luoghi di culto del comprensorio durante il 1582[1], non sosta o cita alcun edificio. La prima citazione ufficiale della chiesa è datata al 25 agosto del 1642[1] dove il Senato della Repubblica di Genova, in occasione della festività di sant'Anna, concesse ai debitori di usufruire di una temporanea immunità di tre giorni prima e dopo la festa. A causa della caduta del tetto le celebrazioni liturgiche furono interrotte nei primi anni del XVIII secolo[1], ma dopo le opportune riparazioni, a carico degli abitanti della borgata, l'arcivescovo di Genova monsignor Nicolò Maria de' Franchi autorizzò nuovamente dal 2 agosto 1729 lo svolgimento delle cerimonie religiose nella chiesetta[1]. Una nuova sospensione delle celebrazioni fu decisa nel settembre del 1770[1] dall'arcivescovo genovese Giovanni Lercari, su espressa richiesta dei parroci di Santa Maria del Campo, San Pietro di Novella e dell'arciprete della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo. Nel corso delle violente alluvioni del 1911 e del 1915 subì diversi danni alla struttura[1], con danni agli arredi interni originali. NoteBibliografia
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