Chiesa di Sant'Ambrogio (Bardi)
La chiesa di Sant'Ambrogio è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche situato su un'altura a Sidolo, frazione di Bardi, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio. StoriaIl luogo di culto originario fu costruito entro il IX secolo; la prima testimonianza della sua esistenza risale infatti all'890, quando la cappella fu menzionata in un diploma del re d'Italia Berengario del Friuli che rimandava a un decreto dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo il Grosso.[1] Nel 1185 l'edificio fu ricostruito per la prima volta; tre anni dopo il tempio fu citato insieme alla vicina chiesa di Credarola tra le dipendenze del monastero di San Sisto di Piacenza.[1] La chiesa fu profondamente ristrutturata in stile neoclassico nel corso del XIX secolo, soprattutto a partire dal 1854; al termine dei lavori, il 30 giugno del 1900 il luogo di culto fu solennemente riconsacrato dal vescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini.[1] DescrizioneLa chiesa si sviluppa su una pianta a navata unica affiancata da tre cappelle su ogni lato, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[1] La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, è scandita verticalmente in tre parti da quattro lesene coronate da capitelli dorici; nel mezzo è collocato l'ampio portale d'ingresso, delimitato da cornice in pietra; più in alto si apre un finestrone a lunetta, sormontato da una nicchia ad arco a tutto sesto, che, inquadrata da due lesene e un frontone triangolare, accoglie un busto raffigurante Sant'Ambrogio; in sommità si staglia il frontone triangolare di coronamento, al cui centro è posizionato un piccolo oculo.[1] Il fianco destro è illuminato da due finestre a lunetta. A metà del lato opposto si innalza il campanile intonacato, suddiviso da sottili fasce marcapiano in tre ordini decorati con specchiature cruciformi; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso monofore ad arco a tutto sesto, delimitate da lesene. In sommità si eleva su due ordini la lanterna a pianta circolare; al livello inferiore si aprono quattro sottili finestre ad arco scandite da lesene binate doriche; a coronamento si trova una piccola cupola in rame.[1] All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata suddivisa in tre campate e riccamente decorata con affreschi raffiguranti santi tra festoni, è affiancata dalle ampie arcate a tutto sesto delle cappelle laterali, chiuse superiormente da volte a botte; ai lati si eleva una serie di paraste con capitelli dorici, a sostegno del cornicione perimetrale in aggetto.[1] Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'ampio arco trionfale a tutto sesto, retto da due pilastri. L'ambiente, coperto da una volta a botte, ospita l'altare maggiore in marmo bianco, ornato frontalmente con quattro lesene in marmo rosa; sul fondo si aprono simmetricamente tre nicchie ad arco a tutto sesto, contenenti altrettante statue raffiguranti Sant'Ambrogio, la Madonna e San Giuseppe col Bambino.[1] NoteVoci correlateAltri progetti
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