Chiesa di San Tommaso in Formis
La chiesa di San Tommaso in Formis è una chiesa di Roma, nel rione Celio, in via San Paolo della Croce. StoriaSituata a margine della Villa Celimontana, presso l'Arco di Dolabella, la chiesa, dedicata a San Tommaso apostolo, deve il suo appellativo in formis al vicino acquedotto Claudio (forma claudia in latino). La chiesa risale al X secolo circa, anche se la prima data certa è quella del 1209, quando Papa Innocenzo III fece dono della chiesa con annesso monastero ai Trinitari, il cui fondatore, San Giovanni de Matha, pose qui la sua sede e vi abitò. Il santo adattò parte del monastero ad ospedale per assistere poveri, infermi, pellegrini e schiavi riscattati, secondo gli scopi propri dell'Ordine. Le spoglie del santo furono tumulate nella chiesa alla sua morte, il 17 dicembre 1213, per poi essere trasportate solennemente in Spagna nel XVII secolo. Nel 1663 la chiesa fu completamente ricostruita nelle forme attuali dal Capitolo Vaticano. Infine nel 1925 la chiesa e una parte del convento furono restituiti definitivamente all'Ordine dei Trinitari; dell'ospedale non rimaneva oramai più niente, eccetto il portale duecentesco, che dà sul largo della Sanità militare, con mosaico cosmatesco del 1210 raffigurante Cristo nell'atto di liberare due schiavi. DescrizioneL'interno della chiesa si presenta ad unica navata e piuttosto spoglia rispetto all'antichità della sua origine. All'altare maggiore spicca un dipinto moderno di Aronne del Vecchio raffigurante Gesù che invia san Giovanni de Matha. Le sette vetrate che rendono assai luminosa la piccola chiesa sono opere moderne di Samuele Pulcini collocate qui nel 2000, in occasione del Grande Giubileo. Rettori
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