Chiesa di San Pietro in Vinculis (Roè Volciano)
La chiesa di San Pietro in Vinculis è la parrocchiale di Roè, frazione-capoluogo del comune sparso di Roè Volciano, in provincia e diocesi di Brescia[1][2]; fa parte della zona pastorale del Garda[3]. StoriaL'originaria cappella fu fondata in epoca altomedievale forse da qualche nobile longobardo e dai monaci del monastero di San Pietro di Serle; dipendeva dalla pieve di Salò, dalla quale riuscì ad affrancarsi, dopo lunghe richieste, tra i secoli XIV e XV[4]. All'inizio del Cinquecento venne edificato un nuovo luogo di culto, che fu poi consacrato il 23 ottobre 1523 dal vescovo di Brescia Paolo Zane[4], mentre tra il 1525 e il 1540 si procedette alla realizzazione del campanile[1]; la chiesa è poi citata nel Catalogo queriniano del 1532[5]. Alla fine del XVIII secolo la vecchia parrocchiale a tre navate era fatiscente e versava in pessimo stato, cosicché si decise di demolirla per far sorgere al suo posto la nuova chiesa, la quale venne poi portata a compimento nella prima metà dell'Ottocento[1]. Tra il 1915 e il 1917 si provvide a rifinire e a risistemare l'abside e il coro ad opera dell'impresa Lazzari di Sopraponte, mentre nel 1933 venne realizzata la facciata si disegno dell'architetto Bernardino Serri[1][4]. In seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale si resero necessari la ricostruzione della volta, il ripristino dell'organo e il rifacimento delle vetrate[1]. Il 14 aprile 1989, secondo quanto stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, la chiesa passò dalla vicaria di Vobarno, contestualmente soppressa, alla zona pastorale del Garda[5]. Nel 2004 la chiesa venne adeguata alle norme postconciliari, ma nel medesimo anno subì a causa di un evento sismico alcuni danni che furono poi sanati tra il 2006 e il 2009[1]. DescrizioneEsternoLa simmetrica facciata a capanna della chiesa, rivolta a occidente, è suddivisa da una cornice marcapiano modanata in due registri, entrambi tripartiti da quattro lesene: quello inferiore presenta il portale d'ingresso, protetto dal protiro, e due nicchie con statue, mentre quello superiore è caratterizzato dal rosone e da loggette e coronato dal frontone dentellato di forma triangolare, che è sormontato da acroteri[1][6]. Annesso alla parrocchiale è il campanile in pietra a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla guglia piramidale[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte lunettata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala raffigurante la Madonna col Bambino assieme ai Santi Pietro e Paolo e alle Sante Caterina e Lucia, eseguita da Zenone Veronese[4], i quindici quadretti dei Misteri del Rosario, la tela con soggetto il Battesimo di Gesù, di autore ignoto, la pala che rappresenta i Santi Mauro e Antonio assieme alla Madonna, dipinta nel 1637 da Nicolò Serena[4], e la Via Crucis, realizzata da Andrea Cattori[4]. Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|