Chiesa di San Nicola Vescovo (Polaveno)
La chiesa di San Nicola Vescovo è la parrocchiale di Polaveno, in provincia e diocesi di Brescia[1][2]; fa parte della zona pastorale della Bassa Val Trompia[3]. StoriaLa chiesa di San Nicola di Polaveno venne costruita nel Quattrocento[1][4]; essa è citata già nel Catalogo capitolare del 1410[5]. Nel 1487 il comune procedette all'acquisto dei terreni dove far sorgere il camposanto e la torre campanaria; l'erezione di quest'ultima venne iniziata nel 1530 circa e, dopo un periodo di stallo, riprese nel 1569 in seguito alle esortazioni del vescovo Domenico Bollani[6]. L'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, durante la sua visita del 1580, oltre a giudicare la chiesa "indecente"[6], trovò che la parrocchia era inserita nella vicaria di Iseo, che a servizio della cura d'anime vi erano il parroco e un altro sacerdote e che i fedeli erano circa 900[5]. La consacrazione della parrocchiale fu impartita il 21 novembre 1605 dal vescovo Marino Zorzi; tuttavia, già pochi decenni dopo essa era insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli, cosicché nel 1639 venne interessata da un rifacimento[6]. Dalla relazione della visita pastorale del 1703 del vescovo Marco Dolfin si legge che la parrocchiale, dotata di quattro altari e sede delle scuole del Santissimo Corpo di Nostro Signore e del Santissimo Rosario, aveva come filiali l'oratorio di San Giovanni Battista[5]. Nel 1886 si procedette al restauro delle decorazioni della chiesa e, nel decennio successivo, vennero eseguiti vari altri lavori di risistemazione[1][6]; l'edificio fu poi ristrutturato nel 1926 sotto la guida del geometra cellatichese Pietro Trombetta[1]. Negli anni settanta si procedette all'esecuzione dell'adeguamento liturgico secondo le usanze postconciliari mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea[1]. Il 14 aprile 1989, secondo quanto stabilito dal Direttorio diocesano per le zone pastorali, la chiesa passò dal vicariato di Gardone Val Trompia, contestualmente soppresso, alla zona pastorale della Bassa Val Trompia[5]. DescrizioneEsternoL'asimmetrica facciata a capanna della chiesa, rivolta a occidente, presenta il portale d'ingresso timpanato, un oculo murato e il rosone[1]. Annesso alla parrocchiale si erge il campanile in pietra a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora sormontata da un frontonicino[1]. Interno![]() L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulle quale si affacciano due strutture cupoliformi con gli altari laterali e le cui pareti sono scandite da grossi pilastri, sopra i quali si impostano degli ampi archi a tutto sesto sorreggenti le due falde del tetto; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, coperto dalla volta e chiuso dalla parete di fondo piatta[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali le due tele ritraenti rispettivamente San Francesco Saverio che predica e la Madonna col Bambino e San Gaetano, risalenti al Settecento[6], l'altare laterale della Madonna del Rosario, impreziosito da una statua del XVII secolo[6], le quindici raffigurazioni dei Misteri del Rosario, eseguite nel 1700[6], l'altare maggiore, costruito nel 1790[6], la pala con soggetto l'Annunciazione, attribuita a Giacomo Cossali nella prima metà del Seicento[6], la tela che rappresenta la Deposizione di Cristo, dipinta forse da Orazio Pilati[6], e il quadro che ritrae la Madonna col Bambino e i Santi Carlo e Firmo[6]. Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia