Chiesa di San Michele Arcangelo (Bolognola)
La chiesa di San Michele Arcangelo è la parrocchiale di Bolognola, in provincia di Macerata ed arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche[1][2]; fa parte della vicaria di Pieve Torina. StoriaL'originaria chiesa di San Michele Arcangelo risaliva al XIII secolo; l'edificio, ampliato nel Quattrocento, si componeva di tre navate ed era abbellita da affreschi tardo medievali[3]. Il luogo di culto, rimaneggiato nel XVIII secolo, fu rovinato da una slavina nella notte tra il 2 e il 3 marzo 1934; si salvarono i muri perimetrali, ma si optò poi per la demolizione dei resti e per una riedificazione ex novo[1][3]. I lavori, iniziati l'anno successivo, furono portati a termine nel 1939, mentre l'inaugurazione ufficiale della nuova parrocchiale neoromanica si tenne il 28 ottobre 1942[1][3]. Le fondamenta dell'abside vennero danneggiate da un cedimento nella seconda metà del Novecento e l'evento sismico del 1997 peggiorò la situazione; l'intervento di restauro relativo fu approvato il 3 febbraio 1999[1]. La chiesa riportò nuove lesioni in occasione del terremoto del 2016, a causa del quale dovette essere dichiarata inagibile[1]. DescrizioneEsternoLa facciata a capanna della chiesa, rivolta a nordovest, presenta centralmente il portale d'ingresso strombato e il rosone, inscritti in un arco a tutto sesto, mentre ai lati si aprono due alte finestre; le due falde del tetto sono abbellite da cornici caratterizzate da archetti pensili[1]. Annesso alla parrocchiale è il campanile, scandito da paraste angolari; la cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla guglia di forma piramidale[1]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, suddivisa in cinque campatae, le pareti della quale sono scandite da lesene e decorate da una fila di archetti pensili e il cui ingresso è sormontato dalla cantoria ospitante l'organo; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, delimitato da balaustre, ospitante l'altare postconciliare del 1970 e chiuso dall'abside di forma semicircolare[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la tavola con soggetto la Madonna del Rosario, realizzata da Giulio Vergari nel 1518[3], l'affresco ritraente la Crocifissione, risalente al XV secolo e proveniente dalla diroccata chiesetta della Santa Maria a Piè del Sasso[3], e l'organo, costruito nel 1850 e salvatosi dalla devastaziome del 1934[4]. Note
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