Presso tale chiesa si verificò nel 1294 un fatto miracoloso: su una tovaglia sulla quale era rimasta un'Ostia consacrata apparvero delle macchie di sangue originatesi dell'Ostia stessa[2]; il pievano ne fu subito informato e, se in un primo momento la tovaglia avrebbe dovuta essere portata nella cattedrale di Concordia, fu poi trasportata per volere del conte di Valvasone, che fece edificare nel suo paese una chiesa dedicata al Corpo di Cristo atta ad ospitare la sacra reliquia[2].
Nel 1332 alla chiesa venne lasciato da un certo Filippo dei fu Martino Toano un beneficio, che però andò poi all'abbazia di Sesto[2].
Nel XV secolo venne edificata la nuova chiesa[3][4], la quale fu in seguito oggetto di vari restauri[2].
Descrizione
La facciata a capanna è caratterizzata da alcuni affreschi di grandi dimensioni, quello raffigurante San Giusto Martire con vicino proprio la chiesa di Gruaro e la torre merlata del castello, e quello di San Cristoforo col Bambino[3][4]. Sopra il portale, che presenta un timpano curvilineo, si apre il rosone, mentre sotto la linea di gronda sono presenti degli archetti pensili.
Accanto alla chiesa sorge il campanile, che, all'altezza della cella, presenta una monofora per lato; inoltre, è coronato da una cuspide poggiante su un tamburo ottagonale.
Note
^abChiesa di San Giusto <Gruaro>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 novembre 2020.