Chiesa di San Giorgio Martire (Trivignano Udinese)
La chiesa di San Giorgio Martire è la parrocchiale di Clauiano, frazione di Trivignano Udinese, in provincia e arcidiocesi di Udine[1][2]; fa parte della forania del Friuli Centrale[3]. StoriaAnticamente a Clauiano sorgevano due chiese, dedicate rispettivamente a San Martino e a San Giorgio; dopo la demolizione della prima, la seconda divenne il fulcro del paese, tanto che quando si doveva dirimere qualche questione ci riuniva proprio presso di essa[4]. La nuova parrocchiale fu costruita nel XVIII secolo; il 2 dicembre 1735 il parroco e vicario foraneo di Trivignano don Carlo Vit venne autorizzato dl patriarca Dionisio Delfino a benedire il coro e l'altare maggiore e l'intera chiesa fu consacrata il 23 giugno 1767, come ricordato da un'iscrizione presente su una lapide[1]. La chiesa venne restaurata in seguito al terremoto del Friuli del 1976 e poi adeguata ai dettami post-conciliari negli anni ottanta[1]. DescrizioneEsternoLa simmetrica facciata a capanna della chiesa, rivolta a sudovest e scandita da quattro lesene tuscaniche, presenta centralmente il portale d'ingresso architravato e sopra un oculo contenente un rilievo raffigurante il Padreterno[1][4]. Sopra il prospetto principale si innesta il campanile a base rettangolare, la cui cella presenta sui lati lunghi delle bifore e su quelli corti delle monofore ed è coronata dal cupolino in rame[1][4]. InternoL'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto e le cui pareti sono scandite da paraste sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si imposta la volta a botte ribassata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside poligonale[1]. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali il fonte battesimale, scolpito da Carlo da Carona, nel XVI secolo[4], l'altare maggiore, costruito da Pasquale Lazzarin nel XVII secolo, le due pale raffiguranti rispettivamente il Crocifisso fra i santi Sebastiano, Carlo, Nicolò e Rocco con le anime del Purgatorio e San Giorgio e il drago e il dipinto con soggetto l'Adorazione dei Magi, eseguito probabilmente dal carnico Osvaldo Gortanutti[4]. Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia