Chiesa di San Giorgio Martire (Caselette)

Chiesa di San Giorgio Martire
StatoItalia (bandiera) Italia
RegionePiemonte
LocalitàCaselette
IndirizzoPiazza della Chiesa[1]
Coordinate45°06′21.96″N 7°28′51.12″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Giorgio Martire
Arcidiocesi Torino
Consacrazione1914
ArchitettoBarnaba Panizza (rifacimento)
Stile architettoniconeoclassico

La chiesa di San Giorgio Martire è la parrocchiale di Caselette, in città metropolitana e arcidiocesi di Torino[2][3]; fa parte del distretto pastorale Torino Ovest.

Storia

La prima citazione di una chiesa dedicata a San Giorgio a Comilitate, fondata forse dai Longobardi, ai quali era molto caro il santo, risale al 1043 ed è contenuta in un documento dell'abbazia di Novalesa[2][4].

Nel XII secolo la parrocchia passò sotto il controllo diretto dell'arcivescovo di Torino e fu affidata al clero diocesano, mentre prima era pertinenza dei monaci di Novalesa[2].

L'arcivescovo Ludovico da Romagnano, compiendo nel 1458 la sua visita pastorale, trovò che l'edificio versava in condizioni non ottimali[2].
Nella relazione della visita apostolica compiuta il 6 agosto 1584 dal vescovo di Sarsina Angelo Peruzzi s'apprende che al centro della struttura era presente il fonte battesimale e che era in previsione il rinnovamento dell'edificio; dieci anni dopo, il 20 luglio 1594 la chiesa fu visitata dall'arcivescovo Carlo Broglia[2].

All'inizio del XVII secolo l'edificio fu sottoposto a un intervento di rifacimento in occasione del quale la pianta venne ruotata di 180°, con la costruzione della nuova facciata a est[2][4].

All'inizio del XVIII secolo la parte superiore del campanile venne demolita perché pericolante, per poi venir ricostruita tra il 1711 e il 1712[2].
Nel 1810 la chiesa venne ampliata; questo edificio, tuttavia, verso la metà del XIX secolo si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli e si deliberò, così, per un nuovo rifacimento. Il progetto venne affidato al torinese Barnaba Panizza e i lavori ebbero inizio nel 1852; la consacrazione della ricostruita chiesa venne impartita nel 1914 dal vescovo ausiliare di Torino Angelo Bartolomasi[2].

Nel 1962 l'organo venne ricollocato sulla cantoria costruita sopra l'ingresso per volere di don Dante Bertino; nel 1965 furono condotti alcuni lavori volti ad adeguare alle norme post-conciliari il presbiterio, che venne interessato da un'ulteriore risistemazione nel 1982[2].

Descrizione

Esterno

La facciata della chiesa, che volge a oriente, è a salienti ed è suddivisa da una trabeazione in due registri, entrambi scanditi da lesene poggianti su uno zoccolo e terminanti con capitelli d'ordine dorico; quello inferiore presenta lateralmente due nicchie ospitanti le statue di Sant'Abaco e San Giorgio e al centro il portale d'ingresso, al quale s'accede tramite quattro scalini, sovrastato da due mensole; quello superiore è caratterizzato da una finestra semicircolare[2].

Interno

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, spartita in cinque campate, sulla quale s'affacciano a destra tre cappelle e a sinistra cinque; le pareti dell'aula sono scandite da lesene sorreggenti gli archi che incorniciano le già menzionate cappelle e la trabeazione sopra cui s'imposta la volta a vela[2].

Opere di pregio qui conservate sono la pala avente come soggetto la Madonna con Bambino assieme a San Giuseppe e a San Giorgio che uccide il drago, i dipinti ritraenti la Deposizione del Cristo morto dalla croce e il Martirio dei Santi Mario, Marta, Audiface e Abaco e la statua della Madonna del Rosario[2].

Note

  1. ^ S. Giorgio Martire, su diocesi.torino.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Chiesa di San Giorgio Martire <Caselette>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 14 marzo 2021.
  3. ^ Chiesa di San Giorgio Martire - Caselette (TO), su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  4. ^ a b La chiesa parrocchiale di San Giorgio, su vicinea.it. URL consultato il 14 marzo 2021.

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