La Chiesa evangelica luterana di Lettonia (LELB) è una Chiesa protestanteluterana della Lettonia. L'eredità luterana lettone ha radici nel periodo della Riforma ma divenne una Chiesa autonoma solo dopo che la Lettonia divenne indipendente nel 1918. La creazione di una Chiesa luterana nazionale portò alla fine della supremazia dei baltico-tedeschi in campo ecclesiastico e alla divisione della giurisdizione tra due vescovi luterani, quello di lingua tedesca a cui rimase la vecchia cattedrale di Riga e un nuovo vescovo di lingua lettone con sede nella cattedrale di San Giacomo finché questa non venne assegnata ai cattolici dal governo nel 1923. Nel 1932 il governo obbligò la Chiesa luterana ad abolire l'autonomia dei fedeli di lingua tedesca provocando attriti con la Germania. Nel 1944 l'arcivescovo di Riga e una parte del clero luterano emigrarono all'estero formando una "Chiesa di Lettonia all'estero" con una propria gerarchia indipendente. Le due Chiese rimasero distinte anche quando con la fine del comunismo quella "estera" tornò ad operare in patria per la differente visione teologica (favorevole al pastorato femminile e a una visione "progressista", per esempio sui matrimoni gay, quella "estera", più tradizionalista quella propriamente lettone). Sia il regime nazista che quello comunista perseguitarono duramente la Chiesa prima del ritorno della libertà religiosa in Lettonia nel 1988.
La Chiesa evangelica luterana di Lettonia dichiarava nel 2006 di avere 113 pastori e 86 evangelisti a servizio delle 293 congregazioni, per un totale di 333.700 fedeli.