Chiesa della Maddalena (Siviglia)
La chiesa della Maddalena, in spagnolo Iglesia de Santa María Magdalena, è una chiesa parrocchiale cattolica della città di Siviglia, in Spagna. Rappresenta un bell'esempio dell'architettura barocca spagnola. Storia e descrizioneNel 1248 Ferdinando III il Santo donava alcune case della zona ai Domenicani[1]. L'ordine vi fondò un convento dedicato a san Paolo e nel 1250, in un capitolo provinciale dell'ordine, a Toledo, furono assegnati al convento dei frati. La donazione dell'immobile fu confermata nel 1255 dal re Alfonso X il Saggio[2]. Intorno al 1353 il convento fu distrutto da un incendio ma nel 1361 Pietro il Crudele contribuiva alla sua riparazione[3] e nel 1421 il consiglio comunale stanziò dei fondi. Nel 1504 anche i re cattolici, che erano a Medina del Campo, diedero dei contributi per riparare il tetto della chiesa, abbattuto da una forte tempesta[3]. Nel 1504 vi venne creato un centro di studi, lo Studio General, che nel 1552, con la bolla di papa Giulio III, ebbe il grado di università[4]. Da questo convento partirono molti frati domenicani per evangelizzare l'America e le Filippine. Alcuni di questi missionari vennero formati da Bartolomé de Las Casas, il celebre vescovo cattolico impegnato nella difesa dei nativi americani. Divenne il più grande convenuto dell'Andalusia[3] tanto che agli inizi del XVII secolo contava 200 frati. Anche se con l'epidemia di peste del 1649 molti monaci morirono, nel 1757 se ne contavano ancora 190[5]. Con i diversi straripamenti del fiume Guadalquivir avvenuti tra il 1691 e il 1692, gli edifici medievali vennero gravemente danneggiati tanto che se ne decise la riedificazione[6]. La chiesa attuale, in un fastoso stile barocco venne costruita fra il 1694 e il 1709[7] su progetto di Leonardo de Figueroa[8][7]. Si erge a con pianta a croce latina divisa in tre navate, con transetto e cupola sulla crociera. Il pittore locale Lucas Valdés realizzò gli affreschi, mentre gli stucchi si devono a Pedro Roldán[7][8]. Nel 1724 la chiesa era terminata[8]. Durante l'invasione francese di Siviglia, le truppe saccheggiarono il convento e l'occuparono installandovi la loro caserma. La vicina parrocchiale della Maddalena venne abbattuta nel 1811 col piano Mayer e il suo titolo passò alla ex chiesa dei domenicani. Con la Restaurazione i domenicani ritornarono al convento e lo ristrutturarono, cercando di ricostruire l'antica parrocchiale distrutta. Tuttavia, con la Desamortización di Mendizábal del 1835, il monastero venne confiscato e destinato a accogliere gli uffici civili e nel 1842 la ricostruzione della vecchia chiesa fu abbandonata, così il titolo di parrocchiale restò alla chiesa conventuale[9]. Per destinarlo a uso civile, il convento venne completamente ristrutturato all'interno. Nel 1889 il portico col portale d'accesso alla chiesa vennero demoliti e nel 1909 il convento fu distrutto da un incendio. Inoltre per tutto il XX secolo si procedette con le manomissioni, portando anche alla demolizione dei suoi due chiostri. Oggi i soli resti del convento sono la chiesa, la sacrestia e la cappella di Montserrat. Opere d'arteLa chiesa conserva numerose opere d'arte fra le quali spiccano le seguenti.
Note
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