Chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia
La chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia è un luogo di culto cattolico della città di Catanzaro. StoriaNel XV secolo alcuni facoltosi cittadini calabrese fondarono a Catanzaro il Monte della Misericordia, organizzazione destinata alla raccolta fondi da destinare ai defunti[4][5][6], con sede in uno dei locali della Chiesa di Santa Maria del Mezzogiorno[1][3][7], organizzazione che fu rafforzata in seguito grazie ad un lascito di Francesco Susanna e con l'arrivo a Catanzaro, nel 1560, dei gesuiti.[2] Nel 1630 venne acquistato Palazzo Morano[1][7], dove al suo interno venne creato un oratorio dedicato alle Anime del Purgatorio, il quale, inizialmente affidato a don Ignazio Marincola[1][6][7], dal 1885, verrà gestito dai Cappuccini.[2] All'interno del giardino del palazzo, nel 1715 vennero iniziati i lavori per la costruzione della chiesa, che verra ultimata e consacrata il 25 maggio 1739[1][2][3][4] dall'allora vescovo di Catanzaro Ottavio Del Pozzo[7]. Con la bolla del 30 aprile 1892, emanata dal vescovo di Catanzaro Bernardo De Riso, concede ai cappuccini la completa gestione della chiesa.[1] Il 4 novembre 1924, alla presenza del vescovo di Catanzaro, Giovanni Fiorentini e di rappresentanti del Governo, vennero collocate sulla facciata, ai due lati del portale, due lapidi recanti i 178 nomi dei caduti catanzaresi durante la prima guerra mondiale[1][7]. DescrizioneNella facciata, il portale del 1728 in stile tardo barocco con arco a tutto sesto[1][5][7], attribuito a maestranze roglianesi (forse N. Ricciulli), è adonato da merletti di pietra ed è sovrastato da una nicchia che ospita una statua della Madonna, sopra la quale si vede un grande finestrone coronato da un teschio entro una conchiglia.[1][2][3] La scalinata fu inizialmente costruita in pietra nel 1740 dal patrizio Emanuele De Riso, che fu demolita dall'Amministrazione della città nel 1892 e ricostruita in ghisa e mattoni.[1] Tra il 1765 e il 1769 la chiesa subì dei lavori di abbellimento, per opera del rettore don Emanuele Grimaldi. Tra gli interventi effettuati vi è la scritta sulla facciata, ad oggi ancora visibile, che recita: «SANCTA MARIA MATER MISERICORDIAE ERGA ANIMAS DEFUNCTORUM».[1][7] La chiesa si presenta con una pianta a croce greca[1], inscritta in un quadrato.[2][3] All'interno vi sono quattro cappelle laterali, due delle quali formano il transetto. In origine, tali cappelle erano dedicate all'Immacolata Concezione, san Filippo Neri[1][6], san Francesco d’Assisi e sant'Antonio di Padova.[1][2] La cupola, priva di tamburo[1], è eretta nel 1769, è decorata all'interno da un quadro raffigurante san Filippo Neri con gli evangelisti[2][4][5], opera di Giovanni Spadea del 1796.[1] Nel presbiterio, l'altare è dedicato alle Anime del Purgatorio, ed è sormontato da un fastigio contenente un dipinto sulla Santissima Trinità con la Madonna e le anime purganti.[1][2] Tra le altre opere d'arte presenti, si ricordano paramenti sacri e tessuti si origine catanzarese, damaschi del XVIII secolo[7], e una pala d'altare raffigurante la Madonna degli Angeli tra san Bonaventura, san Francesco d’Assisi e san Michele[2], opera di Giovanni del Prete del 1642.[1][3][4][5] Note
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