Cheronea

Cheronea
frazione
Ακραιφνία
Cheronea – Veduta
Cheronea – Veduta
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
PeriferiaGrecia Centrale
Unità perifericaBeozia
ComuneLivadeia
Territorio
Coordinate38°31′N 22°51′E
Altitudine133 m s.l.m.
Abitanti2 218 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale32100
Prefisso2261
Fuso orarioUTC+2
TargaBI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Cheronea
Cheronea
Sito istituzionale

Cheronea (in greco Χαιρώνεια?, Chairṑneia) è un ex comune della Grecia nella periferia della Grecia Centrale (unità periferica della Beozia) con 2 218 abitanti secondo i dati del censimento 2001.[1]

È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa, detta Programma Callicrate, in vigore dal gennaio 2011[2] ed è ora compreso nel comune di Livadeia.

Sorge nei pressi di un'antica città di cui oggi resta ben poco.

Geografia fisica

La città, identificata da Pausania[3] con la "Arne" omerica (Iliade, II, 507)[4], era situata lungo una ripida collina tra il fiume Cefiso e il monte Thurion, sul confine con la Focide. In cima alla collina era situata l'antica rocca chiamata Πέτραχος Pètrachos[5]. Il villaggio moderno corrispondente all'antica Cheronea, chiamato in lingua greca moderna Κάπραινα (in lingua italiana: Càprena), è bagnato dal fiume Cefiso e si trova a breve distanza dalla città di Livadeia.

Storia

Leone di Cheronea
Rilievo funebre per l'ateniese Pancahres, probabilmente caduto nella battaglia di Cheronea.

Cheronea non è stata mai una grande città dell'antica Grecia; la sua fama è dovuta soprattutto al fatto che qui si combatterono due famose battaglie, nel 338 a.C. e nell'86 a.C.:

In epoca storica aveva una popolazione mista di Beoti e Focesi sottoposti politicamente alla città di Orcomeno[6].

Cheronea prosperò anche durante l'occupazione romana. Nel I secolo d.C. vi nacque Plutarco, il quale trascorse nella città natale gli ultimi anni della sua vita. Ancora nel II secolo d.C. a Cheronea si conservava un mirabile scettro che si credeva fosse stato cesellato per Zeus da Efesto; da Zeus sarebbe poi passato, nell'ordine, ad Hermes, a Pelope, ad Atreo, a Tieste e infine ad Agamennone[3].

Cheronea fu completamente distrutta da un terremoto nel 551 d.C. Sul luogo sopravvivono scarne testimonianze archeologiche: alcune fortificazioni intorno all'acropoli e i resti di un teatro. Sulla tomba dei caduti del 338 a.C. si può ammirare un gigantesco leone in marmo che ornava la tomba posta a ricordo dei soldati della Beozia morti combattendo contro Filippo.[7]

Note

  1. ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 2 maggio 2011.
  2. ^ Programma Callicrate (PDF), su ypes.gr. URL consultato il 2 maggio 2011.
  3. ^ a b Pausania il Periegeta, Descrizione della Grecia, IX, 40.
  4. ^ William Smith (a cura di), Arne.2, in Dictionary of Greek and Roman Geography, vol. 1, Londra, Walton & Maberly, 1854, p. 219.
  5. ^ Pausania il Periegeta, Descrizione della Grecia, IX, 41.
  6. ^ Tucidide, La guerra del Peloponneso, IV, 67.
  7. ^ Pausania il Periegeta, Descrizione della Grecia, IX, 40; cfr. Diodoro Siculo, Biblioteca storica, XVI, 86.

Bibliografia

Altri progetti

  Portale Grecia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Grecia