Chava Alberstein
Chava Alberstein (in ebraico חוה אלברשטיין?; Stettino, 8 dicembre 1947) è una cantautrice polacca naturalizzata israeliana. BiografiaChava Alberstein è nata a Stettino, in Polonia, e si è trasferita in Israele con la sua famiglia nel 1950.[1] È cresciuta a Kiryat Haim. Nel 1964, quando aveva 17 anni, fu invitata ad esibirsi all'Hammam Nightclub di Jaffa. Cantò quattro canzoni accompagnate da se stessa alla chitarra e suo fratello Alex al clarinetto.[2] Il programma fu trasmesso in diretta alla radio. Dopo un'apparizione come ospite in Moadon Hazemer, registrato nel kibbutz Beit Alfa, ha firmato un contratto discografico con la CBS. All'inizio della sua carriera è apparsa all'Amami Cinema nel quartiere Neve Sha'anan di Haifa. Alberstein si è arruolata nelle forze di difesa israeliane nel 1965 ed è una dei molti artisti israeliani a diventare celebre intrattenendo le truppe. Alberstein ha pubblicato più di 60 album. Ha registrato in ebraico, inglese e yiddish. Nel 1980 ha iniziato a scrivere e comporre, la maggior parte delle canzoni del suo album Mehagrim ("Immigrati") è opera sua.[2] Il marito di Alberstein era il regista Nadav Levitan, che ha scritto il testo del suo album "End of the Holiday". Nel 1986 ha scritto la colonna sonora per il film di Levitan Stalin's Disciples.[3] Accoglienza della criticaSecondo il secondo più grande quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, Alberstein è la cantante folk femminile più importante nella storia di Israele.[4] Opinioni politiche e controversie«Anche se ho vissuto in Israele per quasi tutta la mia vita, metto costantemente in discussione il mio posto nel mondo. Forse questa ricerca viene dall'essere un artista, forse viene dall'essere ebrea. Non ne sono davvero sicura.» Durante la sua carriera è stata un'attivista per i diritti umani e per l'unità arabo-israeliana.[1] Nel 1989, la canzone di Alberstein Had Gadya (una versione rivisitata di una canzone tradizionale ebraica, Chad Gadya, che è cantata durante il Seder pasquale[6]) in cui critica la politica israeliana nei confronti dei palestinesi, è stata bandita da Israel State Radio.[3][7][8] La canzone è stata successivamente utilizzata nel film Free Zone dal regista Amos Gitai nella scena di pianto di Natalie Portman lunga sette minuti.[9] Alberstein è anche una promotrice della lingua yiddish sia nelle sue registrazioni sia in un video intitolato "Too Early To Be Quiet, Too Late To Sing",[10] che mette in mostra le opere dei poeti yiddish. RiconoscimentiAlberstein ha vinto il Premio Kinor David (l'Arpa di David). Nel 1999 ha ricevuto il Premio Itzik Manger.[11] Il 28 gennaio 2011 ha ricevuto il Lifetime Achievement Music Award dall'Associazione israeliana di compositori, autori e editori di opere musicali e ha conseguito Dottorati onorari presso l'Università di Tel Aviv e l'Istituto di Scienza di Israele di Weizmann. Il 13 maggio 2018 le è stato conferito un dottorato onorario in Musica presso l'Università di Brandeis. DiscografiaAlbum in studio
Album dal vivo
Raccolte
Note
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