Cattedrale di San Nicola (Lubiana)
La cattedrale di San Nicola (in sloveno Stolnica svetega Nikolaja) è l'unica cattedrale presente a Lubiana. Facilmente riconoscibile per la sua cupola verde e le due torri, si trova in piazza Cirillo e Metodio vicino al Triplo ponte (Vodnik Tromostovje).[1][2] StoriaIl luogo dove oggi sorge la cattedrale era inizialmente occupato da una chiesa romanica la cui prima testimonianza risale al 1262.[1] Nel 1361 un incendio provocò la sua distruzione e pertanto fu ricostruita in stile gotico, sebbene sottoposta ad alcune variazioni quando nel 1461 fu eretta la diocesi di Lubiana. Nel 1469 l'edificio fu devastato da un nuovo incendio,[1] ritenuto da molti di natura dolosa e presumibilmente appiccato dai turchi.[3] Tra il 1701 e 1706, l'architetto gesuita Andrea Pozzo disegnò una nuova chiesa barocca, con due cappelle sui lati per rappresentare una croce latina.[1] DescrizioneL'interno è decorato con affreschi in stile barocco di Giulio Quaglio, dipinti tra il 1703 il 1706 e tra il 1721 e il 1723.[1] Altre decorazioni vennero dipinte dai fratelli Paolo e Giuseppe Groppelli sulla parte destra della navata nel 1711 e da Francesco Robba nella parte sinistra tra il 1745 e il 1750. Ad Angelo Putti furono commissionate la maggior parte delle opere d'arte, incluso il dipinto del diacono Janez Anton Dolničar (1715) il quale, tra il 1712 e il 1713, aveva ordinato la ricostruzione dell'edificio e le statue dei quattro vescovi dell'antica Emona seduti sotto il corpo della cupola. La cupola, originariamente solo dipinta sull'arcata sopra il centro della chiesa, venne costruita nel 1841[1] dall'architetto Gregor Maček e affrescata al suo interno da Matevž Langus tra il 1843 e il 1844.[4] Negli anni cinquanta l'architetto Jože Plečnik pensò al nuovo arredamento della cattedrale. Nel XX secolo molte delle porte furono rimodernate. Tone Demšar dipinse una raffigurazione della storia slovena per commemorare i 1250 anni del cristianesimo nel paese e Mirsad Begić ideò le porte laterali con i ritratti dei vescovi locali. Al di là della porta principale si trova una porta elettrica automatica. Note
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