La frazione, a forte vocazione agricola,[3] sorge in posizione pianeggiante alla quota di 40 m s.l.m.,[1] tra le campagne a nord di Parma; la località sorge sulla riva sinistra del torrente Parma.[4]
Origini del nome
La località, detta anche Castelnovo a sera per distinguerla da Castelnovo a mane, o Borghetto, posta sulla sponda opposta del torrente Parma,[5] in epoca medievale era nota come Castronovo Ripae Parmae, Castro Novo a sera e castellonova, in riferimento alla fortificazione di cui sopravvive una torre utilizzata come campanile della chiesa di San Giovanni Evangelista.[3][6]
Storia
In epoca altomedievale nella località fu edificata un'importante pieve, esistente forse già nel 1005; accanto alla chiesa fu successivamente costruita una fortificazione difensiva.[7]
Il borgo fu citato anche nel 1038, in un documento.[6]
Alla fine del XVIII secolo la località fu assegnata in feudo ai marchesi Pavesi Negri,[3] che ne mantennero i diritti fino alla loro abolizione sancita da Napoleone nel ducato di Parma e Piacenza nel 1805.[10] L'anno seguente, per effetto del decreto Nardon, Castelnovo divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Golese,[11] soppresso e annesso nel 1943 al comune di Parma.[12]
Menzionata secondo alcuni storici già nel 1005, la pieve romanica, di significativa importanza in epoca medievale, fu modificata in stile neoclassico tra il 1770 e il 1799; danneggiata da un terremoto nel 1983, due anni dopo fu sottoposta a importanti interventi di restauro e consolidamento strutturale e parzialmente risistemata agli inizi del XXI secolo. La chiesa, sviluppata su un impianto a tre navate suddivise da arcate rette da massicce colonne in laterizio, conserva, sul fondo della navatella destra, le tracce di un affresco risalente all'XI o al XII secolo; l'altare maggiore a mensa è costituito da una lastra marmorea rovesciata d'epoca romana; l'alto e massiccio campanile in pietra e mattoni costituisce l'unica testimonianza ancora esistente dell'antica fortificazione eretta a difesa della chiesa in epoca medievale.[13][7]
Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, I Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN88-7847-021-X.
Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
Angelo Pezzana, Storia della città di Parma continuata, Tomo secondo, Parma, Ducale Tipografia, 1842.
Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Italia superiore o settentrionale Parte VI, Firenze, presso gli Editori, 1839.