Castello di Rosanbo
Il castello di Rosanbo (o Rosambô[1]; in francese: Château de Rosanbo o Château de Rosanbô) è uno storico edificio in stile neo-gotico[2] del comune francese di Lanvellec, nel dipartimento delle Côtes-d'Armor, in Bretagna (Francia nord-occidentale), situato nella valle del fiume Bô[1] e costruito nella forma attuale a partire dalla fine del XVII secolo, ma le cui origini risalgono al XIV secolo.[1][3][4] Fu di proprietà della famiglia Coskaër e Le Peletier di Rosanbo.[3][4] StoriaIl territorio della signoria di Rosanbo, il cui nome deriva dal toponimo bretone Roz an Bo che significa "promontorio sul fiume Bô"[1][5], divenne di proprietà della famiglia Coskaër a partire dal XIV secolo.[4] In origine, venne realizzata in loco una fortezza, che serviva per proteggere il luogo dalle possibili invasioni.[4] La fortezza originaria venne quindi sostituita nel 1688 da un maniero in stiel gotico per volere di Geneviève de Coskaër de Rosanbo, moglie di Louis Le Peletier e nuora di Claude Le Peletier, sovrintendente alle finanze di re Luigi XIV di Francia.[1][3][4] Il castello venne quindi ampliato anche nel corso del XVIII secolo[4], ma rischiò di cadere in uno stato di degrado al termine della rivoluzione francese.[4] In seguito, il castello di Rosanbo restaurato alla fine del XIX secolo per volere di Henri Le Peletier, marchese di Rosanbo.[4] Henri le Peletier incaricò inoltre l'architetto Achille Duchêne di progettare i giardini attorno al castello.[4][2] Il castello divenne monumento classificato il 22 marzo 1930.[1] ArchitetturaL'edificio è costruito in granito e calcestruzzo.[1] Il castello è circondato da uno dei più lunghi viali alberati presenti in tutta la Francia, formato da 2.500 piante di carpinus.[4] All'interno si trova una biblioteca realizzata dall'architetto Lafargue e che contiene una collezione di circa 8.000 libri appartenuta a Claude Le Peletier.[2] Note
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