Si hanno testimonianze almeno dalla Charta Piscatoria del 12 aprile 943, con la quale l'arcivescovo di Ravenna rinnovò un'enfiteusi alla Schola piscatorum Patoreno.[2][3] La Schola riuniva i pescatori e i pescivendoli che svolgevano la loro attività sul Badoreno, uno dei due rami del Po che bagnavano Ravenna[4].
Il nome Casa Matha apparve per la prima volta nello Statuto del Comune di Ravenna (cap. 327) nel XIII secolo (probabilmente 1268).[3] Risale invece al 1304 lo statuto più antico dell'Ordine mai pervenuto ai giorni nostri, nonostante al suo interno ci siano riferimenti a statuti precedenti.[3]
Nel 1989 nell'aula magna di Casa Matha è stato attivato il primo Corso di laurea dell'Università di Bologna nella sede decentrata di Ravenna.[5]
Oggi l'Ordine ha l'obiettivo di essere un punto di riferimento per le attività di pesca e itticoltura della zona, oltre promuovere iniziative in difesa dell'ambiente e la promozione della cultura locale.[1]