La descrizione della specie è basata su un esemplare raccolto in Florida, nel 1900[2], vicino alla superficie del mare. Un'altra medusa, pescata nel Golfo del Messico, è stata identificata come C. aurifera da Hedgpeth (1954). Questa pochezza dei dati disponibili fa pensare che la C. aurifera sia piuttosto un giovane esemplare, e quindi un sinonimo, di C. alata, così come la C. verrucosaHargitt 1904[3]. Altre fonti [4] identificano la C. aurifera come un esemplare giovanile di C. sivickisiStiasny 1926. Alfred Mayer fa notare nel suo Medusae of the world[5] che la C. aurifera ha la campana di un colore più scuro (descritto come "colofonia") rispetto alle altre meduse del genere Carybdea.
^(EN) Arneson A. C., C.E. Cutress, Life history of Carybdea alata Reynaud, 1830 (Cubomedusae), in G.O. Mackie (a cura di), Coelenterate Ecology and Behavior, Springer Science & Business Media, dicembre 1976. , disponibile su Google Libri:
Life history of Carybdea alata Reynaud, 1830 (Cubomedusae), p. 234.
^ The Marine Biological Association of the United Kingdom, Order Cubomedusae (PDF). URL consultato il 28 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^Alfred G. Mayer, Medusae of the World, III, Harvard University, 1910, p. 507.