Carrozzone (Reggio Emilia)
Carrozzone (Al Carosòun in dialetto reggiano) è un quartiere di 2 686 abitanti della periferia occidentale di Reggio Emilia situato oltre il torrente Crostolo, fra la via Emilia per Parma e la ferrovia Milano-Bologna, subito prima di Pieve Modolena. In loco hanno sede importanti industrie nazionali lattiero-casearie come Newlat Food e Nuova Castelli[3]. Geografia fisicaIl quartiere si trova in una zona di media pianura a nord della via Emilia, a 60 m s.l.m. È fiancheggiato dal torrente Crostolo[4] ed è attraversato da due canali oggi tombati: la fossetta di Cavazzoli e il cavo Guazzatoio o Guazzatore. Collocato in un ambito totalmente a carattere urbano confina a nord con la frazione di Cavazzoli, a sud con i quartieri Regina Pacis e Orologio, a ovest con Pieve Modolena e a Est con i quartieri Tondo e Gardenia-Santo Stefano. StoriaIl Carrozzone trae origine da un vecchio borgo di case bracciantili posto all'inizio di una storica strada vicinale[5] che collegava l'attuale via Brigata Reggio a Cavazzoli. L'origine del nome si ritiene derivi dalle carrozze dei birocciai in sosta presso la via Emilia, situata a poche centinaia di metri dal borgo. Secondo un'altra ipotesi si pensa che il nome riguardi la morfologia sia urbanistica che antropologica legate proprio a quel tugurio in cui vivevano ammassate decine di senza terra. Sino agli anni 1940 il territorio era caratterizzato da case coloniche e campi coltivati caratterizzati dalla vite maritata con l'olmo. Sulla via Emilia dal tardo medioevo erano presenti la chiesa con annesso l'ospitale di San Geminiano[6], poi soppresso e unito al Santa Maria Nuova. Della cappella rimasero tracce sino alla metà degli anni 1960 quando fu demolita per lasciar posto a nuovi edifici. Il rione è contraddistinto da un agglomerato urbano a tessuto misto, in cui le aree residenziali sono affiancate da piccole e medie industrie, dalla grande viabilità di attraversamento e dai centri direzionali e commerciali[7]. In passato, questa porzione di territorio comunale era appartenuta alla frazione e alla parrocchia di Cavazzoli. Il Carrozzone, durante la seconda guerra mondiale fu interessato da danni e bombardamenti, anche a causa della vicinanza a importanti infrastrutture strategiche come la via Emilia e la ferrovia Milano-Bologna. Nella zona erano operativi diversi gruppi partigiani: la casa dei fratelli Francia (detti “Giaroun”) di via Brigata Reggio[8] divenne un punto di riferimento della Resistenza. Poco più a sud, lungo la stradina che conduceva al fondo Betonica (attuale via Soglia) nel 1924 fu ritrovato il corpo senza vita del deputato socialista Antonio Piccinini, barbaramente ucciso da squadracce fasciste. Nel 1963 è nata l'attuale parrocchia di San Pio X, posta al centro del quartiere. Sino a pochi anni fa la parte orientale dell'agglomerato urbano era conosciuta come Betonica (il cui nome deriva da una pianta erbacea officinale con foglie rugose e piccoli fiori rossi raccolti in spighe), con riferimento in particolare a un'antica tenuta agricola, oggi scomparsa, posta a nord della ferrovia Reggio-Ciano in prossimità dell'attuale via Soglia. In quella tenuta ebbe sede, sino al 1959, la Società Agraria di Reggio Emilia, istituto che si occupò di studiare e promuovere nuove tecniche di innovazione agraria. Fondato nel 1806 con un decreto napoleonico ebbe tra i suoi esponenti personaggi illustri quali Filippo Re, Antonio Zanelli[9] e Angelo Motti. La destinazione produttiva del quartiere ebbe inizio con la nascita delle latterie cooperative Riunite nel 1934, produttrici di prodotto lattiero-caseari a marchio Giglio, acquisita da Parmalat negli anni 1990 e successivamente da Newlat Food[10][11]. Dalla fine degli anni 1950, in località Betonica, il quartiere ha ospitato una delle prime zone artigianali della città a ridosso di nuove lottizzazioni residenziali, consolidatasi con la costruzione della zona annonaria negli anni '70. Il decennio successivo vide il completamento della tangenziale nord e la realizzazione dell'asse attrezzato, un'arteria di attraversamento pensata per collegare il casello autostradale alla zona sud della città. Dagli anni 1990 il quartiere si è arricchito di attività commerciali e terziarie, in particolar modo lungo l'asse di via Kennedy, ospitando i laboratori di chimica e biologia del dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il quartiere ospita la sede del Consorzio del Parmigiano-Reggiano (1977-1982), edificio di notevole interesse tipologico e architettonico, progettata dall'architetto Guido Canali di Parma. All'ingresso pedonale dell'edificio il cantante Luciano Ligabue girò il videoclip musicale della sua canzone Anime in plexiglass nel 1989. Monumenti e luoghi di interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Aree naturali
SocietàDopo un forte incremento fra gli anni 1950 e gli anni 1980 la popolazione, dal 2000 al 2015, ha avuto un incremento dell'8% per poi stabilizzarsi sopra le 2 650 unità. L'indice di vecchiaia è in linea con la media comunale (49,9 contro 137,23) e il tasso di natalità è inferiore. Il numero di componenti medi per famiglia è superiore al dato generale del comune (2,1 membri). Gli stranieri sono il 20,6% (rispetto al 16% complessivo di tutto il comune) e arrivano per la maggior parte da Albania, Romania e Ucraina. Tradizione e folclore
Istituzioni, enti e associazioni
CulturaNel quartiere hanno sede diverse istituzioni scolastiche e culturali: Infanzia
Scuola dell'obbligo
Università
Altro
Eventi
EconomiaL'ambito territoriale è contraddistinto da una zona mista residenziale-produttiva. In loco sorgono piccole e medie imprese e importanti industrie meccaniche e alimentari con sede nella zona artigianale Betonica e nella zona annonaria. Infrastrutture e trasportiPiste ciclabiliIl quartiere è interessato da percorsi ciclabili, posti lungo i principali assi di attraversamento. Trasporto pubblicoLe linee del trasporto pubblico urbano che operano nella zona sono quattro[25]:
StradeI principali assi di attraversamento del quartiere sono:
FerrovieIl quartiere è attraversato da due infrastrutture ferroviarie: SportLe principali strutture sportive presenti nel quartiere sono:
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni |