Carlo Sartori
Carlo Domenico Sartori (Caderzone Terme, 10 febbraio 1948) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. BiografiaNato a Caderzone nel 1948, si trasferisce da bambino a Manchester, nel distretto di Collyhurst[1]; rientra in Italia nel 1973, avendo deciso di svolgere il servizio militare nell'Esercito Italiano[2]. Caratteristiche tecnicheImpiegato inizialmente come ala o seconda punta[1][3][4], nel corso degli anni si è trasformato in centrocampista centrale, con compiti prevalentemente di copertura ed interdizione[1][5][6]. Tale collocazione viene considerata dallo stesso Sartori come il proprio ruolo naturale[7]. CarrieraNel 1963 entra a far parte delle giovanili del Manchester United, nelle quali gioca insieme a George Best[6][7]; firma il suo primo contratto da professionista nel 1965, al compimento dei 17 anni[1]. Fa il suo esordio in prima squadra il 9 ottobre 1968 subentrando a Francis Bums nel pareggio per 2-2 sul campo del Tottenham Hotspur[1], risultando il primo non britannico a militare nelle file dei Red Devils[5]. Nella stagione di esordio con lo United colleziona 13 partite First Division e 2 presenze nella Coppa dei Campioni 1968-1969, realizzando la rete decisiva per il passaggio del turno contro l'Anderlecht, il 27 novembre 1968[5]. Nell'annata successiva viene impiegato con continuità, totalizzando 27 presenze e 3 reti tra campionato e coppe. A partire dalla stagione 1970-1971 lo spazio in prima squadra si riduce, con 9 apparizioni complessive in campionato; nella stagione 1971-1972, tuttavia, viene prescelto per comparire su un francobollo della serie celebrativa Soccer Stars Gala[1][5]. Nel campionato 1972-1973 non è mai impiegato, e all'inizio del 1973 torna in Italia, dove sostiene alcuni provini con il Bologna[2][8]. Nel marzo successivo viene ingaggiato dalla formazione felsinea per 50.000 sterline[1][5] (circa 75 milioni di lire)[2], in vista della stagione 1973-1974; chiude l'esperienza inglese con un totale di 56 presenze e 6 reti nel Manchester United. Esordisce in Serie A il 7 ottobre 1973, nella sconfitta per 2-1 sul campo della Roma[6] e in tutto il campionato colleziona una sola ulteriore presenza, il 6 gennaio successivo contro il Verona. Poco impiegato, si guadagna l'appellativo di oggetto misterioso[9] e accusa problemi di ambientamento e adattamento al calcio italiano[7]. A fine stagione viene ceduto alla SPAL, in Serie B[10]: con l'allenatore Mario Caciagli è titolare[7], tuttavia offre un rendimento non soddisfacente, a causa di un equivoco tattico sul ruolo in campo (viene impiegato come ala anziché come centrocampista)[11]. Dopo l'esonero di Caciagli trova meno spazio con il nuovo allenatore Guido Capello[7], e nel 1975 passa al Benevento, in Serie C, in cambio di Salvatore Cascella[11]. Qui l'allenatore Pietro Santin trova a Sartori la migliore collocazione tattica, come centrocampista di raccordo a tutto campo[7]. Nel 1976 torna a militare in Serie B, ingaggiato dal Lecce: rimane in Salento per tre campionati cadetti, per un totale di 100 presenze. Nel 1979 si trasferisce al Rimini, scambiato con Walter Grezzani[5]: impiegato sempre più stabilmente come centrocampista centrale in copertura[5], contribuisce alla promozione in Serie B nel campionato 1979-1980, e disputa le sue ultime stagione tra i cadetti nelle due annate successive, indossando anche la fascia di capitano[5]. Lasciata Rimini, chiude la carriera con un biennio al Trento, in Serie C1. Conta 2 presenze in Serie A, 39 in First Division inglese e 180 in Serie B. PalmarèsClubCompetizioni nazionali
Note
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia