Carlo Maria Borio di TiglioleCarlo Maria Borio di Tigliole (Tigliole, 5 agosto 1681 – Parigi, 27 febbraio 1764) è stato un diplomatico e giurista italiano. Nacque nel feudo pontificio di Tigliole (Asti) nel 1681 dalla nobildonna Anna Vacchetta e dall'avvocato Secondo Giuseppe, illustre giurista nato a Tigliole nel 1648 e discendente da un'antica famiglia piemontese di "nobiltà civile" che rivestì le cariche di governatore e pretore del feudo papalino per varie generazioni. Dopo aver compiuto i primi studi con diversi precettori, si trasferì ad Avignone dove il 29 maggio 1705 ottenne il baccellierato in utroque iure presso quella Università.[1] In seguito venne chiamato a Parigi dal nunzio apostolico presso il re di Francia, Agostino Cusani (poi cardinale), come suo uditore, con il beneficio e il titolo ecclesiastico di abate. Per i suoi meriti nell'arte diplomatica e per le sue competenze giuridiche divenne per ben due volte, nel 1712 e 1719, incaricato d'affari della Nunziatura. Il nuovo nunzio Cornelio Bentivoglio lo nomina amministratore della Nunziatura, carica che manterrà sino al 1720 quando, abbandonato il beneficio ecclesiastico, il papa Clemente XI con breve dell'11 ottobre 1720 gli concede l'onorificenza dell'Ordine Supremo del Cristo. Durante gli anni alla nunziatura, Borio si trova protagonista di eventi politici e religiosi fondamentali, quali le varie guerre francesi degli ultimi anni di re Luigi XIV, le problematiche inerenti al Giansenismo ed i rapporti tra il clero d'Oltralpe e Roma, ma, in particolare, è ricordato per la sua relazione di amicizia con l'illustre economista John Law, che accompagnerà nella sua conversione al Cattolicesimo. Nel 1721 sposa Marie Françoise (figlia del barone Alphonse de Tonty de Paludy, uno dei fondatori della città di Detroit) che però muore giovane lasciandogli una sola figlia, Francoise Marie (che andrà sposa nell'aprile 1741 di Antoine Joseph de Valter conte di Lussemburgo e signore d'Imling). Da vedovo Borio sposa in seconde nozze nel 1723 Françoise Gingaud. Nel 1725 viene nominato ministro residente e plenipotenziario del Duca di Guastalla presso il re di Francia,[2] carica che manterrà fino al 1741. Nel 1741 viene nominato conte dal duca Giuseppe Maria Gonzaga di Guastalla. Muore a Parigi il 27 febbraio 1764.[3] NoteBibliografia
Fonti d'archivio
Fondo Gonzaga Guastalla, b. 76, 77, 78, 79 e seg., corrispondenza tra il cavaliere, poi conte, Borio ed il Duca di Guastalla, dal 1725 al 1742.
Feudi Imperiali (Guastalla) - bb. 335 - 336 relative all'anno 1740. Corrispondenza tra il cavalier Carlo Maria Borio, il conte Papini ed il conte Stampa per il pagamento del credito vantato dal primo nei confronti del Ducato di Guastalla.
Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio, incaricato d'affari della Corte di Roma in Francia, del 9 novembre 1719, per la promozione al cardinalato di Mons. de Mailly - Cote et fonds Ms. Joly de Fleury-15, fol. 266, Richelieu - Manuscrits occidentaux - Magasin Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio - Cote et fonds FOL-LD4-1173, Tolbiac - Rez de jardin - Magasin Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio, incaricato d'affari della Corte di Roma in Francia, del 29 novembre 1729 (rectius 1719), per la promozione al cardinalato di Mons. de Mailly - Cote et fonds Ms. Joly de Fleury-15, fol. 266, Richelieu - Manuscrits occidentaux - Magasin Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio, incaricato d'affari della Corte di Roma in Francia, del 29 novembre 1729 (rectius 1719), per la promozione al cardinalato di Mons. de Mailly - Cote et fonds 4-LN27-13203, Tolbiac - Rez de jardin – Magasin Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio, incaricato d'affari della Corte di Roma in Francia, del 9 novembre 1719, per la promozione al cardinalato di Mons. de Mailly - Cote et fonds FOL-FM-9654, Tolbiac - Rez de jardin – Magasin Pothouin/ Memorie notificate per Pierre Le Roy, consigliere del Re, controllore delle rendite e primo commissario all'ufficio della Guerra, contro il Signor Belanger e il Signor Borio, appellanti la sentenza del Chatelet di Parigi, del 12 febbraio 1726, e contro i signori Dreux e Du Guesclin, intervenienti. - Cote et fonds Ms. Joly de Fleury-1831, fol. 274, Richelieu - Manuscrits occidentaux - Magasin Clausola del contratto di matrimonio della demoiselle de Borio con il conte di Luselbourg, anno 1759. - Cote et fonds Ms. Joly de Fleury-1831, fol. 279, Richelieu - Manuscrits occidentaux - Magasin Doulcet/ Memorie per il Signor de l'Estang, gentiluomo al servizio della Regina e commissarrio ordinario per la Guerra, e consorte, intimato, contro il conte de Borio, appellante. - Cote et fonds FOL-FM-18777, Tolbiac - Rez de jardin - Magasin Doulcet/ Memorie per i legatari universali della d.lle Agnès le Clerc, contro il conte de Borio.
Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio, incaricato d'affari della Corte di Roma in Francia, del 29 novembre 1720 (rectius 1719), per la promozione al cardinalato di Mons. de Mailly
Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio del 29 novembre 1720 (rectius 1719)
Abbazia di Arhoucave, B. d', Dispaccio inviato da Sua Santità all'Abate Borio del 29 novembre 1720 (rectius 1719) |