Carl Hagenbeck, figlio del capostipite della famiglia, Clas Gottfried (Amburgo 1810-1887), è stato un commerciante tedesco di animali selvatici che riforniva molti zooeuropei, oltre a Phineas Taylor Barnum.[1]
Ha creato lo zoo moderno con recinti per animali senza sbarre che erano più vicini al loro habitat naturale.[2]
La trasformazione dell'architettura dello zoo è iniziata da lui grazie alle sue innovazioni. Hagenbeck fondò lo zoo di proprietà privata di maggior successo della Germania, il Tierpark Hagenbeck, che si trasferì nella sua posizione attuale nel distretto di Stellingen ad Amburgo nel 1907, caratterizzato per gli animali in 'libertà', oltre che con l'esposizione di popoli quali i Samoani e Sami come popolazioni "puramente naturali".[3] Per il suo giardino zoologico si fece assistere anche da studiosi, come Alexander Sokolowsky, allievo di Ernst Haeckel.[4][5]
Felici esperimenti aveva fatto all'esposizione di Berlino nel 1896, e in quella di Saint Louis nel 1904. Agli stessi principi si ispirò per il progetto dello zoo di Roma.[3]
Nel 1887 creò un grande circo a tre piste, diretto dei figli, fino alla sua chiusura avvenuta nel 1953.[3]
Nel 1888 Carl e suo fratello Wilhelm inventarono la gabbia centrale che rivoluzionò lo spettacolo circense al pari del nuovo metodo di trattamento delle belve, definito 'in addestramento'.[3]
I figli di Wilhelm, Carl Friedrich e Willy, diressero dei loro complessi. Willy (1884-1965), famoso addestratore di orsi, si presentò in pista ancora a 78 anni, a Roma, nel 1962.[3]
Note
^(EN) Carl Hagenbeck. Famous Animal Dealer and Exhibitor Dies in Hamburg . April 14, 1913), in The New York Times, 14 aprile 1913.
^(EN) Zoo and Aquarium visitors, su zandavisitor.com. URL consultato il 30 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2009).
^abcdeHagenbeck, in le muse, V, Novara, De Agostini, 1965, p. 461.
(EN) Eric Ames, Carl Hagenbeck's Empire of Entertainments, Londra, University of Washington Press, 2009.
(DE) Andreas Daum, Wissenschaftspopularisierung im 19. Jahrhundert: Bürgerliche Kultur, naturwissenschaftliche Bildung und die deutsche Öffentlichkeit, 1848–1914, Monaco, Oldenbourg, 1998.