Cantaridina
La cantaridina è un principio attivo contenuto negli insetti Meloe (coleottero oleoso) e Lytta vesicatoria (cantaride), da cui veniva ricavato in passato[2]. Storia del suo uso in medicinaNel Settecento la cantaridina era ritenuto un afrodisiaco mentre il suo impiego nel XIX secolo era legato alla convinzione allora predominante che la malattia fosse causata da uno squilibrio dei quattro umori del corpo. Si pensava che il suo effetto vescicante (applicata sotto forma di tinture e impiastri creava vesciche e irritazioni cutanee ) fosse quello di "attirare" liquido dal corpo[3]. La sua pronunciata tossicità ha finito per far scomparire tale utilizzo. IndicazioniLa cantaridina è di indicazione specifica nel trattamento dermatologico delle verruche. Viene utilizzato anche come terapia nel caso di infezione da Molluscum contagiosum. ControindicazioniSconsigliato in soggetti con ipersensibilità nota al farmaco, da evitare l'ingestione della sostanza, altamente nociva. DosaggiPer via topica:
Effetti indesideratiFra gli effetti si riscontrano irritazione, eritema, dolore. Note
Bibliografia
Voci correlate
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