Caieta
Nella mitologia romana, Caieta era la nutrice di Enea. La città di Gaeta, nel Lazio meridionale, secondo la leggenda fu fondata nel luogo della sua morte e da lei prese questo nome. Il mitoOriginiCaieta era famosa per aver badato a Enea sin dalla tenera età, l'eroe era molto affezionato alla donna e anche dopo la sua morte le riservò ogni sorta di riguardo. Si aggregò a Enea quando fuggì da Troia presa dagli Achei. La morte![]() Contrariamente alla maggior parte delle donne troiane, che preferirono fermarsi in Sicilia, Caieta seguì Enea anche nel Lazio, e vi morì appena giunta nel luogo che poi secondo la leggenda assunse il suo nome: l'attuale Gaeta. Si narra molto della sua fine, alcuni autori arrivano a descrivere minuziosamente il rito funebre della cremazione, ricordando che sulla tomba vi era una piccola frase come epitaffio alla memoria.[1] Secondo una delle versioni del mito il luogo della sua morte e sepoltura (Gaeta) era stata una delle mete degli Argonauti. Pareri secondariIl nome ricorre a volte come nutrice di Ascanio, a volte come moglie di Enea. Iconografia
Omaggi
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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