All'inizio di dicembre 2014, la cometa ha raggiunto magnitudine 7,4,[3] divenendo osservabile anche con piccoli telescopi e binocoli. Per la metà del mese, esperti osservatori sono riusciti a vederla ad occhio nudo, in un cielo buio.[4] Nella notte tra il 28 ed il 29 dicembre, la cometa ha transitato ad 1/3 di grado d'arco dall'ammasso globulareM79.[5]
Nel gennaio del 2015 ha raggiunto una luminosità pari alla 4ª magnitudine,[6] divenendo una delle comete più luminose visibili dall'emisfero settentrionale. Il 7 gennaio è transitata a 0,469 UA (70200000km) dalla Terra;[2] il 9 ha attraversato l'equatore celeste, divenendo osservabile con maggior facilità dall'emisfero settentrionale della Terra.[7] Ha raggiunto il perielio il 30 gennaio 2015, ad una distanza di 1,29 UA dal Sole.[8]
Prima di attraversare la regione del sistema solare nella quale orbitano i pianeti (epoca 1950), la cometa aveva un periodo orbitale di 11500 anni; all'uscita (epoca 2050), il periodo orbitale si sarà ridotto a circa 8000 anni.[9]
Le osservazioni al 12 gennaio danno la cometa di magnitudine leggermente superiore a +4, fra 3,5 e 4. Il 15 gennaio viene valutata di magnitudine 3,8. L'aggiornamento del 18 gennaio valuta la magnitudine in leggero declino, fra +4 e +4,5.
^(EN) Seiichi Yoshida, C/2014 Q2 (Lovejoy), su aerith.net, Seiichi Yoshida's Comet Catalog, 14 settembre 2014. URL consultato il 14 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2014).