Brusegana

Brusegana
quartiere
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Comune Padova
Territorio
Coordinate45°23′45.6″N 11°49′33.02″E
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale35143
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
PatronoS.Antonio
Giorno festivo13 giugno
CircoscrizioneQuartiere 6 Ovest
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Brusegana
Brusegana

Brusegana è un quartiere del comune di Padova.

Storia

Era chiamata anticamente Brusaure, poi Brusadure. Vi sorgeva, prima del 1239, il monastero di Santa Maria de Trexone (o Tresonibus, Trisonibus) dei benedettini albi (= bianchi, dal nome della veste), un ordine religioso fondato a Padova dal beato Giordano Forzatè. Annessa al monastero esisteva una piccola chiesa dedicata ai santi Gioacchino, Anna e Antonio Abate. Dopo la soppressione del monastero la chiesa divenne una curazia. La nuova chiesa del quartiere divenne parrocchiale nel 1950.[1]

L'ex manicomio provinciale di Padova fondato nel 1907 fu il primo ospedale psichiatrico moderno in Italia e uno dei più avanzati in Europa. Dismesso nel 1996, oggi il Complesso Socio Sanitario dei Colli è una realtà territoriale ad alta specializzazione e si presenta come una delle eccellenze dell'Ulss 6 Euganea.

In questa località il canale Brentella, provenendo da Limena, si immette nel fiume Bacchiglione[2].

L'abitato ebbe un notevole sviluppo a partire dal 1910, con l'istituzione della linea tramviaria.[3], ma soprattutto dagli anni '50 nella zona di Santo Stefano.

Oggi il quartiere è uno tra i più popolari e multietnici di Padova.

Cultura

Istruzione

Musei

Nella strada principale di Via dei Colli hanno sede l'Archivio di Stato di Padova e l'Esapolis, uno dei più importanti musei in Italia che ospita insetti e collezioni storiche di bachi da seta.

Intrattenimento

Lo storico Teatro ai Colli, inaugurato nel 1957 come cinema e all'epoca denominato K2, è uno dei luoghi di intrattenimento più longevi dell'area comunale.

Nel quartiere è attiva la discoteca Extra Extra, costruita alla fine degli anni '80 e uno dei locali più celebri di Padova.

Scuola

Nel quartiere hanno sede la Scuola Statale Secondaria di I grado "A. Boito", la Scuola Primaria Statale "Arcobaleno, la Scuola Primaria Statale "Lombardo Radice", la Scuola dell'Infanzia Paritaria "Beato Luigi Guanella" (con Nido Integrato Paritario) e la Scuola dell'Infanzia Comunale "A. Rossi".

Sempre nel quartiere hanno sede anche l'Istituto di Istruzione Superiore "Duca degli Abruzzi", l'Istituto di Istruzione Superiore "San Benedetto da Norcia" e l'Istituto di Istruzione Superiore "Pietro Scalcerle".

Monumenti e luoghi d'interesse

Villa Pesavento

già Palazzo Folco Zambelli, villa veneta con fattoria attiva e fattoria didattica.

Cippo di Via Sette Martiri

già via Due Ponti, la strada prende il nome in ricordo dell'eccidio nazi-fascista sul posto di sette partigiani.

Calcio

L'Unione Sportiva Brusegana Santo Stefano nasce nel 2004 dalla fusione delle due realtà sportive storiche del quartiere, il Brusegana e il Santo Stefano. Nella stagione 2024/2025 milita nella Prima Categoria Veneta nel girone B.

Chiese

Nel quartiere di Brusegana sono presenti tre chiese:

  • Parrocchia di Santo Stefano Re D’Ungheria costruita nel 1963.
  • Parrocchia dei Santi Fabiano e Sebastiano costruita nel 1928.
  • Chiesa Ortodossa Moldava della "Natività di Santissima Maria", l'antica chiesa parrocchiale di Brusegana di via Santi Fabiano e Sebastiano.

Note

  1. ^ Guido Beltrame, Toponomastica della Diocesi di Padova, Libraria padovana, 1992, p. 30.
  2. ^ Touring club italiano, Padova e provincia: i colli Euganei e le terme, Este e le città fortificate, Touring Editore, 2003, p. 124, ISBN 978-88-365-2772-4.
  3. ^ Laura Organte, Il giro di Padova e dintorni in 501 luoghi, Newton Compton Editori, 20 novembre 2014, n.206, ISBN 978-88-541-7424-5.