Prolifico autore italiano di avventure testuali, racconti interattivi in cui l'utente immette via tastiera le istruzioni per far proseguire la storia, divenne in seguito un'importante figura dell'editoria specializzata dei videogiochi in Italia[2].
Biografia
Sviluppo di videogiochi
Di Bello racconta che nei primi anni '80 era un possessore di ZX Spectrum, e quando comprò l'espansione di memoria dal modello 16k al 48k, il negoziante doveva dargli anche un gioco per 48k, ma gli rifilò un'avventura testuale in inglese per 16k, Planet of Death[2][1]. Fu quello il suo primo incontro con questo genere di videogiochi. Se ne appassionò e volle provare a crearne di proprie, in italiano (all'epoca le avventure per Spectrum erano solo in inglese)[2].
La sua prima avventura pubblicata è Dimensione sconosciuta. Nota agli appassionati italiani, ha un'ambientazione onirica e parla di un personaggio che si ritrova improvvisamente in una dimensione di cui non capisce il significato[3]. Di Bello la mandò a un concorso della rivista con cassettaLoad 'n' Run, e nel frattempo la diede anche a un pirata solo per farla divulgare, senza chiedergli un compenso. Il pirata lo mise in contatto con un editore di riviste di avventure che conosceva[2].
Così Di Bello fu ingaggiato da Edizioni Hobby s.r.l. di Milano per la realizzazione di tre giochi d'avventura al mese per ZX Spectrum, che vennero allegati alle riviste con cassetta Epic 3000, poi rimpiazzata da Viking, ed Explorer, uscite nel 1986-1987[4][2]. Era accreditato anche come vicedirettore di Explorer e Viking[5].
Quando iniziò a collaborare con l'editore, si era già formato un mercato fiorente di avventure testuali italiane[2], che durò circa un anno o più[6].
Dimensione sconosciuta non fu ammessa al concorso di Load 'n' Run, ma l'editore la trovò meritevole di pubblicazione e la fece uscire sulla rivista molto tempo dopo, ad aprile 1987, retribuendo l'autore con circa 200.000 lire[4].
Di Bello ha scritto circa 74 avventure per ZX Spectrum, in parte convertite da lui anche per gli altri home computer a 8 bitCommodore 64 e MSX[4]. Le versioni per MSX (per il quale non era disponibile The Quill), prive di grafica, venivano convertite da Di Bello nel linguaggio BASIC della piattaforma con una routine riprogrammata a partire da un famoso codice detto "modulo" scritto da Enrico Colombini, il primo autore di avventure testuali in Italia[7].
Diverse avventure di Di Bello sono accreditate come copyright all'azienda Brainstorm Enterprise snc[8].
Alcune delle avventure di Bonaventura per la collana Explorer sono state realizzate in collaborazione con Gianpaolo Gentili[9].
Come autore di avventure testuali, la predilezione di Bonaventura di Bello risiede nelle atmosfere alienanti e misteriose di matrice surreale, benché la sua produzione spaziasse attraverso numerosi contesti e ambientazioni[10].
Editoria
Dopo il periodo come programmatore per la Edizioni Hobby, Di Bello divenne caporedattore prima di Zzap! e successivamente di The Games Machine, storiche riviste di videogiochi, entrambe nate come versioni italiane di riviste britanniche[11][2]. All'epoca l'editore italiano delle due riviste era sempre la Edizioni Hobby e questo, insieme alla buona conoscenza dell'inglese, consentì a Di Bello di entrare nel ruolo. Quando la precedente squadra che si occupava di Zzap! lasciò l'incarico, la Hobby si rivolse a Di Bello, benché fosse totalmente novizio di desktop publishing e di direzione di una redazione[1].
Poiché non aveva il tesserino da giornalista, risultava come direttore esecutivo, ma in realtà si occupava di gran parte delle attività di creazione della rivista, almeno inizialmente, per poi gestire una redazione da lui progressivamente reclutata[1].
In seguito, per motivi familiari, Di Bello lasciò Milano e la direzione di The Games Machine per tornare nel nativo Cilento. Abbandonò anche il settore videogiochi per passare all'informatica applicativa, dal punto di vista divulgativo e didattico, occupandosi di riviste e pubblicazioni multimediali[1][7].
Dal 1994 diresse la rivista cartacea GigaByte[12], dal 1995 le prime riviste multimediali italiane in formato digitale su CD (MacPower Interactive[13] e PC-ROM Interactive) e in seguito gestì un blog sulla tecnologia mobile[14].
Dal 2002 circa ha diretto la redazione informatica dell'editrice Play Press Publishing[7].
Nel 1995 pubblica il suo primo libro, Internet Tour '95, dedicato a Internet nel periodo iniziale della sua espansione in Italia, seguito nel 2011 da Webmaster con WordPress, titolo che inaugura una serie di manuali dedicati a WordPress pubblicati con l'editore Hoepli, l'ultimo dei quali nella collana For Dummies, serie in cui l'autore ha pubblicato nel 2020 anche un manuale dedicato al linguaggio Python[15].
Videogiochi
Tutti i giochi sviluppati sono avventure testuali.
Retrogame Heroes - Bonaventura Di Bello, in Retrogame Magazine, n. 8, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, luglio/agosto 2018, pp. 44-47, ISSN 2532-4225 (WC · ACNP).