Bofors 37 mm
Il Bofors 37 mm era un cannone anticarro svedese realizzato dalla Bofors nei primi anni trenta. Copie su licenza vennero realizzate in diversi paesi ed utilizzate nelle prime fasi della seconda guerra mondiale. Quando venne introdotto, si trattava di un'arma controcarri efficace, capace di contrastare i carri armati contemporanei. Le sue prestazioni, la leggerezza e l'elevata cadenza di tiro lo rese popolare nell'Europa interbellica. La progressiva entrata in servizio di carri armati più pesantemente protetti già nei primi anni di guerra rese il cannone obsoleto nel suo ruolo, come successo per il tedesco 3,7 cm PaK 36 e lo statunitense 37 mm Gun M3. StoriaSviluppoIl cannone venne progettato dalla Bofors inizialmente per il mercato estero. Il primo prototipo venne realizzato nel 1932 e lo sviluppo proseguì fino al 1934. Gli olandesi furono i primi ad acquistare il cannone, con un ordine di 12 pezzi piazzato nel 1935. Ai Paesi Bassi seguirono molti altri paesi, con copie su licenza realizzate da Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Polonia. La canna era del tipo monoblocco, con otturatore semiautomatico a cuneo verticale e con un piccolo freno di bocca. Essa era incavalcata su un affusto a code divaricabili, dotato di sospensioni e ruote metalliche con pneumatici in gomma. A protezione dei serventi, l'affusto era dotato di uno scudo spesso 5 mm, con un pannello inferiore pieghevole. Impiego operativoIl primo impiego in battaglia del Bofors 37 mm si verificò durante la guerra civile spagnola, nella quale diede prova di poter penetrare le corazze dei carri leggeri allora operativi. I cannoni polacchi furono estesamente utilizzati sia durante l'invasione tedesca che contro i sovietici. La Brigata di cavalleria Wołyńska, equipaggiata con i Bofors, riuscì ad arrestare l'avanzata tedesca in una delle prime battaglie, quella nei pressi di Mokra. All'epoca infatti le forze corazzate della Wehrmacht erano ancora basate sui carri leggeri Panzer I e Panzer II, vulnerabili ai proietti da 37 mm. Anche le corazze dei primi modelli di Panzer III e Panzer IV potevano essere penetrate a distanze inferiori ai 500 m. Dopo l'occupazione della Polonia, la maggior parte dei cannoni cadde nelle mani di tedeschi e sovietici, che le riutilizzarono l'uno contro l'altro durante l'Operazione Barbarossa; tuttavia l'evoluzione dei carri li aveva già resi obsoleti. Durante l'invasione della Danimarca solo un cannone Bofors 37 mm venne utilizzato in azione, riuscendo a danneggiare due carri e immobilizzandone un terzo, prima che i serventi venissero feriti o uccisi da un cacciacarri tedesco che aveva aggirato la postazione. Il pezzo è ora esposto al Tøjhusmuseet di Copenaghen. I finlandesi, nella guerra d'inverno, usarono con successo i loro cannoni contro i carri sovietici T-26, T-28 e BT, ma già nella guerra di continuazione essi si dimostrarono inefficaci contro il meglio protetti T-34 e KV-1, venendo quindi relegati al ruolo di cannoni d'accompagnamento per la fanteria. Il cannone venne usato anche per equipaggiare le forze britanniche in Nordafrica, a causa della scarsità di Ordnance QF 2 lb persi nella ritirata dalla Francia. In questo teatro venne utilizzato anche in versione portee, trasportato sul cassone degli autocarri. Nella seconda guerra mondiale il pezzo venne utilizzato anche da Germania, Romania e Jugoslavia, ma non esistono rapporti dettagliati. Utilizzatori
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