Bettoni (famiglia)
Le memorie della famiglia Bettoni risalgono alla prima metà del XIV secolo, e sappiamo di un Giacomino Bettoni (1320) che venne onorato da Azzone Visconti di guerresche onorificenze per prove di valore nell’assalto alle mure di Brescia alla testa di una compagnia di uomini raccolti sul litorale di Salò. Fu su quel litorale che i Bettoni stabilirono la loro residenza definitiva nel secolo XV ampliando considerevolmente la loro proprietà nei secoli posteriori. StemmaInquartato: nel 1° e 4° troncato d’oro e di nero al grifone attraversante dall’uno all’altro e dell’uno nell’altro linguato di rosso colla coda passante tra le gambe ed impugnante una spada d’argento; i due grifoni rivolti in maestà alla tedesca; al secondo e quarto d’azzurro alla sbarra d’oro accostata da due stelle di otto raggi del medesimo: il tutto caricato in cuore da uno scudetto di rosso alla colomba d’argento ferma sulla vetta di mezzo e più alta di un colle di tre punte di verde e tenente un ramoscello d’olivo di verde nel becco.. È data facoltà ai componenti maschi della famiglia di sormontare lo stemma con tre cimieri alla tedesca moventi da tre elmi coronati alla marchionale, quello di mezzo di fronte, i laterali affrontati. Il cimiero di destra è un grifone troncato d’oro e di nero impugnante una spada d’argento e nascente; quello di mezzo la colomba dello scudo fra le ali di un volo di rosso, quello di sinistra di due proboscidi composte di oro e di azzurro sormontate da una stella di otto raggi d’oro. Il detto stemma sarà sormontato da elmo e da corona comitale ornato di burlette e di svolazzi a destra di nero e di oro, a sinistra d’azzurro e di oro in quanto al titolare e ai suoi discendenti maschi, e sormontato dalla sola corona di nobile, omessi gli ornamenti, quanto alle femmine, le quali porranno l’arma entro due rami di palma al naturale decussati sotto le punte dello scudo. StoriaNel 1438 Comino Bettoni dalla Repubblica Veneta fu chiamato arbitro in una lite fra due potenti famiglie veneziane; Zanetto nel 1517 militò nelle armate di Filippo II e fu ferito alla battaglia di S. Quintino;[1] Carlo ed altri nel 1600 resero importantissimi servigi al loro paese. L’imperatore Carlo VI con patenti 26 gennaio 1724 creava nobile dell’Impero co’ discendenti suoi Gian Domenico ambasciatore presso la Corte bavarese e Maria Teresa con diploma 11 settembre 1751 elevava al grado di conti degli Stati Ereditari Austriaci il figlio di lui Giacomo (nato nel 1717) ed i fratelli e sorelle suoi. Giuseppe II con diploma 3 ottobre 1781 investiva i conti Giacomo, Delaio e Carlo fratelli Bettoni della signoria di Shenna, presso Merano, con trasmissione mascolina. Da questi discende Francesco, padre di Giacomo (nato nel 1798), marito di Maria Teresa Cazzago, nella quale si estinse la famiglia sua così che i di lui figli conte Ludovico (1829-1901), senatore del Regno e conte Francesco cav. d’on. e dev. del S. O. M. di Malta, ex diplomatico e sindaco di Brescia (1898) aggiunsero il cognome Cazzago al proprio. Il primo di questi fu padre di Vincenzo, deputato al Parlamento (1856-1924) ex diplomatico e Sindaco di Brescia, il secondo di Federico, cav. d’on. e dev. del S. M. O. di Malta, senatore del Regno e sindaco di Brescia; ottennero essi il riconoscimento della nobiltà e del titolo comitale con trasmissione mascolina mediante decreto ministeriale 1882. Personaggi illustri
Albero genealogico
DimoreNote
Bibliografia
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