Bernardo III di Tolosa
Bernardo, detto Piede di Velluto. Bernardo anche in spagnolo, in portoghese e in galiziano, Bernard in francese e Bernat in catalano (Uzès, 22 marzo 841 – agosto 886),[1] fu duca di Settimania dall'857 all'868[2], conte di Autun, tre volte tra l'863 e l'873[3].[4][5][6], conte di Rodez dall'864 all'874[7], conte d'Alvernia dall'872[8], conte di Tolosa dall'874[2] e conte di Mâcon, dall'880 fino alla sua morte[4]. OrigineFiglio del duca di Settimania, conte di Barcellona e conte di Tolosa, Bernardo di Settimania e di Dhuoda di Guascogna[1] (804-843), presunta figlia del duca di Guascogna Sancho I Lopez (772-816)[7] BiografiaBernardo fu abate di Brioude dall'857 all'868[2], conte d'Autun nell'864, deposto nell'869 e conte di Rodez dall'864 all'874[7]. Secondo gli Annales Bertiniani, Bernardo nell'868 era ancora marchese di Gotia o Settimania[10]
Bernardo, che ambiva alla contea d'Alvernia, in quanto la moglie, Ermengarda, era la figlia del conte, Bernardo I d'Alvernia, la ottenne, nell'872[9], dopo aver spodestato il conte, Gerardo II. Nell'874 fece assassinare Bernardo il Vitello, conte di Tolosa e gli subentrò nel titolo. Nell'876 fu fatto prigioniero dal re di Franconia, Sassonia e della Lotaringia orientale (dall'880, tutta la Lotaringia) Ludovico III il Giovane. Nell'877 si unì alla ribellione contro l'imperatore Carlo il Calvo; ma dopo la morte di quest'ultimo, nell'autunno dello stesso anno, accettò di rendere omaggio al successore sul trono di Francia, Luigi il Balbo. Nell'880, durante la guerra tra i carolingi, Carlomanno, re di Provenza, e Luigi III, re di Francia, alleati del re d'Italia, Carlo il Grosso, contro Bosone, Bernardo fu tra coloro che espugnarono Mâcon, e a Bernardo fu concesso il titolo di conte di Macon[12]. Da un documento presente nel carteggio dell'abbazia di Conques in Rouergue si ha notizia che il conte Bernardo con la moglie, Ermengarda, nell'882) fece una donazione di una proprietà all'abbazia di Conques[9] e, secondo l'Histoire Générale de Languedoc (volume II), ne fece un'altra l'anno successivo[9]. Nell'885 l'imperatore Carlo il Grosso, ora anche re d'Aquitania e di Provenza gli concesse il titolo di marchese d'Aquitania. Morì nell'886, come risulta dal mortuario della chiesa principale di Lione[2], lasciando al figlio Guglielmo il Pio il titolo della contea d'Alvernia, mentre la contea di Tolosa ritornò alla famiglia Rouergue. DiscendenzaBernardo aveva sposato Ermengarda († dopo il luglio 883), figlia del conte Bernardo I d'Alvernia († 868) e di Liutgarda[9], come risulta da alcuni documenti, sopra citati, relativi ad alcune donazioni fatte alle abbazie di Brioude e di Conques[9] e da una donazione fatta, nel 916, dal figlio primogenito, Guglielmo alla chiesa della Ss. Trinità in memoria dei genitori, Bernardo ed Ermengarda[9]. Da Ermengarda, Bernardo ebbe quattro figli[9]:
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
Voci correlate
Collegamenti esterni
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