I figli di Giacomo, che riprendono i nomi di zio e nonno, proseguirono l'attività di famiglia raggiungendo l'apice dell'arte barocca in Trentino a cavallo tra XVII e il XVIII secolo. Cristoforo Benedetti junior, che opera sia in collaborazione con il padre e il fratello (Sebastiano junior) che in solitaria, è riconosciuto come il membro più illustre di questa famiglia, costruendo soprattutto altari maggiori in un'area che spazia da Verona a Innsbruck.
Il figlio di Cristoforo junior, Teodoro, proseguì anch'egli le orme paterne sia per stile che per area di lavoro, risultando uno degli architetti incaricati della costruzione del Duomo di Bressanone[2]. Durante la sua vita si esaurisce il momento di massima diffusione del barocco, portando alla fine della carriera artistica della famiglia Benedetti.
Altare maggiore, 1631-1634, chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento. Realizzato in collaborazione con il tagliapietre Camillo Vinoto, su progetto di Mattia Carneri; le due statue poste ai lati del tabernacolo raffiguranti Santa Marta e Santa Maria Maddalena furono realizzate invece da Cornelis van der Beck[5]
Giacomo Benedetti
Altare di San Giovanni Battista, 1646, primo altare sinistro della chiesa di San Vigilio a Spiazzo. Trittico giocato sul contrasto tra marmi bianchi e neri, commissionato da Giovanni Todeschini, decano del Duomo di Trento[1]
^ Paolo Dalla Torre, Teodoro Benedetti e il contratto inedito per l'altare maggiore della chiesa di santa Maria Assunta a Vigo di Ton: 1736, in Civis, vol. 40, 2016, pp. 22-28.
Cristina Andreolli, "I Benedetti: una dinastia di scultori e imprenditori tra Controriforma e Barocco", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume primo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 282-301).
Andrea Bacchi & Luciana Giacomelli, "Dai Carneri ai Sartori: architetture d'altari e sculture", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume primo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 86-241).
Andrea Bacchi & Luciana Giacomelli, "Cristoforo Benedetti junior", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 44-56).
Andrea Bacchi & Luciana Giacomelli, "Sebastiano Benedetti", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (p. 66).
Martina Botteri Ottaviani, "Teodoro Benedetti", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 67-76).
Enrico Castelnuovo (a cura di), Il Duomo di Trento. Pitture, arredi e monumenti. Volume secondo, Trento, TEMI, 1993.
Guido Giacomuzzi, "Cristoforo Benedetti senior", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 58-59).
Guido Giacomuzzi, "Giacomo Benedetti", in: Scultura in Trentino. Il Seicento e il Settecento. Volume secondo, a cura di A. Bacchi & L. Giacomelli, Trento, Provincia Autonoma di Trento. Servizio Beni Culturali, 2003 (pp. 60-65).