Cornelis van der BeckCornelis van der Beck (Mechelen, ... – Bamberga, 1694) è stato uno scultore fiammingo[1]. BiografiaNato a Mechelen, nell'odierno Belgio, gran parte della vita di van der Beck non è documentata; ipotesi su un periodo di formazione a Roma e su un periodo di otto anni trascorso in Sassonia rimangono dubbie[1]. Le prime informazioni certe che lo riguardano attestano la sua presenza a Trento, al servizio dell'abate Luca Ferrari, per circa vent'anni, periodo terminato con la morte dell'abate nel 1686[1]. Nel 1688 si trasferisce a Monaco di Baviera, e quindi assume il ruolo di architetto di corte a Bamberga, dove muore nel 1694[1]. OpereDurante il periodo trascorso a Trento, van der Beck realizzò, prima del 1673, due statue raffiguranti san Vigilio e santa Massenzia, conservate dapprima nel duomo di Trento ed ora nel museo diocesano tridentino, commissionategli da Francesco Alberti Poja (allora canonico della cattedrale); sempre per il duomo, van der Beck realizzò probabilmente l'altare dell'Immacolata, inserito nel coro e demolito nel 1737[1]. Sempre di van der Beck sono le statue di santa Marta e santa Maddalena ubicate ai lati dell'altare principale della chiesa di Santa Maria Maggiore, e realizzate negli anni 1670[1]. Realizzò inoltre dodici busti di pietra e grandezza quasi naturale (otto custoditi a Villa Margone, e quattro al museo diocesano tridentino), nonché oltre a diverse opere minori inventariate al momento della morte dell'abate Ferrari[1]. A lui sono attribuite anche le statue dell'Assunta, un tempo collocata nel santuario di Santa Maria delle Grazie di Arco e ora situata presso il convento dei francescani di Trento, dei santi Vigilio e Cassiano poste sul sagrato della chiesa di San Michele a San Michele all'Adige e della Madonna col Bambino situata nella chiesa parrocchiale di Sant'Andrea di Terlago[1]. NoteBibliografia
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