Battaglia di L'Aiguillon
La battaglia di L'Aiguillon è stata una battaglia della quarta guerra di Vandea combattuta il 19 maggio 1815 tra L'Aiguillon-sur-Mer e L'Aiguillon-sur-Vie. La battagliaIl 9 maggio, la fregata britannica L'Astree giunse sulla costa della Vandea, con a bordo Louis de La Rochejaquelein e il suo esercito. Il 14 maggio, 800 vandeani al comando di Robert presero possesso di Saint-Jean e di Notre-Dame du Mont, in cui 50 gendarmi e guardie doganali erano disarmati, ma soprattutto presero Croix-de-Vie e Saint-Gilles-sur-Vie. Tra il 14 e il 16 maggio sbarcarono sulla costa 2.000 fucili e un milione di munizioni, scontrandosi solo con un centinaio di guardie doganale che vennero respinte con facilità. Il 17 maggio Louis de La Rochejaquelein viene raggiunto da suo cugino Pierre Constant de Suzannet alla testa di 4.000 uomini, i vandeani caricarono quindi alcune armi e munizioni su dei carri e li portarono nel bocage. Nel frattempo, il generale imperiale Jean-Pierre Travot viene avvertito dell'invasione e riunì compagnie del 15º, 26º e 65º reggimento di fanteria di linea, oltre a gendarmi e uno squadrone di cacciatori vandeani, quindi intercetta i vandeani, a mezzogiorno del 19 maggio nei pressi di L'Aiguillon con l'intenzione di bloccare il convoglio. Il convoglio è comandato da Nicollon Desabayes, un ufficiale di Suzannet, che aveva con sé alcuni uomini per scortare i carri. Secondo le memorie di Simon Canuel, aveva meno uomini rispetto agli imperiali, ma nonostante ciò riuscì a resistere abbastanza a lungo da permettere la fuga del convoglio, venendo sconfitto solo dopo due ore di combattimento sotto gli attacchi dei tiratori del generale Étienne Estève. Sempre secondo Canuel, solo pochi barili caddero nelle mani di Travot che «si vantava di aver intercettato un gran numero di carri». Travot, tra l'altro, ingigantirà questo scontro, sostenendo di aver affrontato tutto l'esercito vandeano, forte dei 4.000 - 5.000 uomini al comando di La Rochejaquelein e Suzannet. Riguardo alle perdite Travot scrisse così nel suo rapporto: Invece Simon Canuel scrisse nel suo diario: NoteBibliografia
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