Basilica di Sant'Eugenio
La basilica di Sant'Eugenio è una chiesa di Roma, nel quartiere Pinciano, in via delle Belle Arti. StoriaAvvicinandosi il XXV anniversario della consacrazione episcopale di Pio XII, il Papa fece sapere che con i doni che gli erano stati preannunciati da parte di cattolici di tutto il mondo, egli voleva fare costruire una chiesa in un nuovo quartiere romano privo di chiesa parrocchiale. La chiesa giubilare fu dedicata a sant’Eugenio, nome di battesimo di Papa Pacelli. La sua costruzione iniziò nel 1942 su progetto degli architetti Enrico Pietro Galeazzi e Mario Redini, e dopo l'interruzione dei lavori a causa della guerra fu ultimata nel 1951. La chiesa fu consacrata il 2 giugno 1951, festa di sant'Eugenio, dallo stesso papa Pio XII. È parrocchia dal 1951 (eretta con il breve Petrianae navis del 16 marzo), ed affidata dal 1980 alla cura dei sacerdoti della prelatura personale dell'Opus Dei; dal 1960 ha il titolo cardinalizio di “Sant'Eugenio”. Il 23 maggio 1951 Pio XII ha elevato la chiesa a basilica minore, con il breve Honoris pastoralis. Il 3 marzo 1986 la chiesa ha ricevuto la visita di papa Giovanni Paolo II. Qui venne celebrato il "primo funerale" di Totò. DescrizioneArte e architetturaLa facciata della chiesa è in travertino, con un alto portale al centro, e due più bassi lateralmente. È suddivisa in due ordini. In quello inferiore vi sono 6 lesene con capitelli in stile corinzio eclettico: sopra i due portali minori vi sono sculture che raffigurano le Allegorie della Giustizia e della Pace di Alessandro Monteleone. Nell'ordine superiore si trova una grande finestra con loggia, fiancheggiata dai Simboli dei quattro evangelisti di Francesco Nagni. Sulla sommità della cupola si trova una statua bronzea di A. Gerardi raffigurante San Michele arcangelo. Posteriormente è collocata la torre campanaria contenente 8 campane in Si2 a battaglio cadente fuse dalla Fonderia Colbachini di Padova negli anni 50. L'interno è a tre navate separate tra loro da colonne binate, con transetto, cinque cappelle laterali e un'alta cupola. Nella navata di sinistra si trovano le cappelle dedicate ai santi Nicola di Flüe, Caterina da Siena e Filippo Neri; tra le cappelle sono inserite le vetrate raffiguranti i santi papi Marcello I, Silvestro I e Damaso I. Nella navata di destra si trovano le cappelle dedicate ai santi Francesca Saverio Cabrini e Francesco d'Assisi, separate tra loro dalla vetrata raffigurante papa Gregorio VII. Nel transetto si trovano altre vetrate dedicate ai santi papi Martino I e Ormisda a sinistra, e Leone IV e Agatone a destra. Ancora nel transetto sono collocati due importanti altari: a sinistra l'altare dedicato a Nostra signora di Fátima, offerto dalla repubblica del Portogallo; a destra l'altare dedicato ai santi Pietro e Paolo, donato dalla repubblica del Libano. A sinistra dell'altare maggiore, è collocata la cappella del santissimo Sacramento. La chiesa è ricca di opere di un certo rilievo dell'arte italiana del Novecento, tra cui sono da menzionare:
Organo a canneNelle due cantorie ai lati del presbiterio, si trova l'organo a canne Mascioni opus 651 costruito nel 1950 e restaurato nel 2007 dalla stessa ditta. A trasmissione elettrica, ha tre tastiere di 61 note ciascuna ed una pedaliera di 32. Le canne sono così suddivise fra le due cantorie:
La consolle si trova sulla cantoria di sinistra. CuriositàIn questa chiesa vennero celebrati i funerali di Totò, di Antonello Falqui e della moglie del presidente della repubblica italiana Giuseppe Saragat. Bibliografia
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