Bartolomeo Olivieri
Bartolomeo Olivieri, noto anche col nome latinizzato di Bartholomaeus (Cutro, 3 dicembre 1642 – Umbriatico, 24 agosto 1708[1]), è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaBartolomeo Olivieri nacque a Cutro, in arcidiocesi di Santa Severina, il 3 dicembre 1642. Ordinato presbitero il 30 gennaio 1667, proseguì i suoi studi fino a conseguire la laurea in utroque iure[2]. Il 17 dicembre 1696 venne nominato vescovo di Umbriatico da papa Innocenzo XII; ricevette l'ordinazione episcopale il successivo 21 dicembre dal cardinale Sebastiano Antonio Tanara e dai co-consacranti Prospero Bottini, arcivescovo titolare di Mira, e Giorgio Spínola, vescovo di Albenga. Poco tempo dopo aver preso possesso della diocesi, ossia intorno al 1700, Olivieri ebbe modo di constatare il livello di corruzione, di disordine e di abusi presenti tra il clero regolare e quello secolare, dettato soprattutto dalla loro scarsa formazione dottrinale e spirituale, di cui lo stesso Oliverio ebbe da dire a tal proposito: «nullo modo eos ob eorum malitiam et subterfugia castigare possum et corrigere»[2]. Nel 1701 presentò una relazione ad limina apostolorum dove fornì una descrizione accurata della cattedrale di San Donato, dello stato fatiscente in cui versava[3] e dei lavori di ristrutturazione da lui avviati[2]. Resse la diocesi di Umbriatico fino alla morte, avvenuta il 24 agosto 1708[1]. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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