Ballo a tre passi
Ballo a tre passi è un film del 2003 scritto e diretto da Salvatore Mereu, all'esordio nella regia di un lungometraggio. È stato presentato con successo alla Settimana internazionale della critica della 60ª Mostra del cinema di Venezia, dove è stato premiato come miglior film della sezione. Con questa sua opera prima Mereu ha conquistato il David di Donatello per il miglior regista esordiente, il Ciak d'oro ed è stato candidato all'analogo Nastro d'argento. Il titolo si riferisce ad una tipica danza sarda (passu e' trese).[1] TramaIl film è articolato in quattro episodi che raccontano quattro giornate che rappresentano le stagioni dell'anno ma anche le età della vita: Primavera / Infanzia, Estate / Giovinezza, Autunno / Maturità, Inverno / Vecchiaia. ProduzioneIl nucleo originario del film è costituito dal primo episodio, che nasce da un'inchiesta condotta per l'Istituto superiore regionale etnografico, incontrando dei ragazzini del paese di Desulo, nella regione montana del Gennargentu, e accompagnandoli nel viaggio alla scoperta del mare. Le altre tre storie sono state sviluppate successivamente.[1] CastA parte la francese Caroline Ducey e l'israeliana Yael Abecassis, il cast è composto da non professionisti.[1] Colonna sonoraLa colonna sonora di Gian Paolo Mele Corriga è stata interpretata ed eseguita dal Coro di Nuoro.[2] DistribuzioneIl film è uscito nelle sale italiane il 19 settembre 2003.[3] CriticaIl Dizionario Mereghetti giudica positivamente la capacità di «cogliere la realtà con bella spontaneità [...] di creare immagini e di dirigere gli attori»[4] dell'esordiente Mereu, ma critica «alcuni snodi narrativi [...] facili e prevedibili» e in particolare il «finale surreal-poetico con evidenti echi felliniani».[4] Riconoscimenti
Note
Collegamenti esterni
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