La baia di Hitokappu (単冠湾?, Hitokappu Wan), nota anche come Tankan Bay e Kasatka Bay, si apre praticamente al centro della costa orientale dell'isola di Iturup, conosciuta dalla metà del XIX secolo al 1945 con la designazione giapponese Etorofu-to.
La scelta di questa remota baia, spesso coperta dalla nebbia e sita in una regione inospitale, non fu casuale:[3] era una località all'epoca remota, situata su un'isola dove in pratica non risiedeva alcun straniero e la cui popolazione autoctona era ridotta; anche le condizioni atmosferiche, caratterizzate da una persistente nebbia, si prestavano a celare una grande concentrazione di navi.[2] La baia stessa era per lo più sconosciuta dai giapponesi stessi, non disponeva di stazioni radio e soprattutto non era servita che da disagevoli sentieri, alla data completamente ghiacciati o ridotti a piste di fango[4]. Fu perciò permesso agli equipaggi di scendere a terra, tanto più che i pochi abitanti del posto, di etnia Ainu, non parlavano il giapponese; peraltro non v'era nulla lungo le coste della baia che potesse destare l'interesse o la curiosità dei marinai[5]. Sempre come misura di segretezza, rifiuti e scarti non furono rovesciati in mare ma sminuzzati e conservati, allo scopo di non lasciare la minima traccia.[6]
La 1ª Flotta aerea ricevette l'ordine di prepararsi a partire dall'ammiraglioIsoroku Yamamoto il 25 novembre, che sottolineò l'importanza di continuare il silenzio radio; salpò per le Hawaii alle 06:00 del 26 novembre, ora di Tokyo, e in due ore la rada si vuotò.[7][8] La baia fu utilizzata una seconda e ultima volta dalla Marina imperiale giapponese tra il marzo e il maggio 1942, per addestrare la forza da sbarco destinata a occupare Attu e Kiska nelle isole Aleutine[9].
^Secondo un'altra fonte, invece, le portaerei furono le ultime a partire dalle ore 09:00; vedi Paul S. Dull, A battle history of the Imperial Japanese Navy, Annapolis (MA), Naval Institute Press, 2007 [1978], p. 10, ISBN978-1-59114-219-5.
^ Enzo Collotti, La seconda guerra mondiale, Torino, Loescher, 1973.