Babygirl
Babygirl è un film thriller erotico americano del 2024 scritto, diretto e prodotto da Halina Reijn. Il film vede Nicole Kidman nei panni di una potente CEO che mette a repentaglio la sua carriera e la sua famiglia quando inizia una relazione con uno stagista molto più giovane (Harris Dickinson). Anche Sophie Wilde e Antonio Banderas recitano nella parte. Babygirl è stato presentato in anteprima all'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 30 agosto 2024, dove Kidman ha vinto la Coppa Volpi come migliore attrice, seguito da una première al Toronto International Film Festival del 2024 il 10 settembre 2024, con un'ampia distribuzione nelle sale da parte di A24 il 25 dicembre 2024. È stato nominato uno dei primi dieci film del 2024 dal National Board of Review, dove Kidman ha ricevuto anche il premio come migliore attrice. TramaUn'amministratrice delegata mette a repentaglio la sua famiglia e la sua carriera per una relazione clandestina col proprio giovane tirocinante. ProduzioneLe riprese si sono tenute a New York dal dicembre 2023 al febbraio 2024.[1][2] PromozioneUn primo trailer esteso è stato diffuso il 1° ottobre 2024,[3] seguito da un secondo il 19 novembre successivo.[4] DistribuzioneIl film è stato presentato in anteprima alla 81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 30 agosto 2024.[5] La data di uscita negli Stati Uniti da parte di A24, originariamente prevista per il 20 dicembre 2024, è stata poi posticipata al 25 dicembre seguente.[6][7][8] In Italia il film verrà distribuito dalla Eagle Pictures il 30 gennaio 2025.[9] AccoglienzaIncassiIl film ha incassato 27155912 $ in Nord America e 9761668 $ nel resto del mondo, per un totale di 36917580 $.[10] CriticaSu Rotten Tomatoes 219 critici esprimono un gradimento del 76%, con un voto medio di 7/10;[11] su Metacritic il voto medio di 54 critici è 80/100.[12] Antonio D'Onofrio su Sentieri Selvaggi dà al film 3,3 stelle su 5, scrivendo che è «Più divertente che trasgressivo, tradisce l’anima thriller e trova una chiave grottesca per raccontare le logiche del potere tra fantasie ed abusi di una relazione sessuale».[13]; positivo anche il parere di Jacopo Gramegna su CineFacts secondo il quale «Babygirl sembra volerci ricordare quanto i giochi di potere, se affrontati con consapevolezza, possano essere divertenti.».[14] Riconoscimenti
Note
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