BékéBéké è un termine del creolo delle Antille con cui nelle Antille francesi si designano i discendenti dei primi coloni europei, solitamente di origine francese[1]. I béké costituiscono una piccola minoranza (in Martinica, ad esempio, sono circa 3.000 su una popolazione totale di 397.732 abitanti[2]), sebbene formino la classe economica dirigente e controllino gran parte della ricchezza. OrigineL'origine del termine non è chiara: diverse le possibili spiegazioni avanzate. Una prima ipotesi fa riferimento ad una parola della lingua igbo, usata per designare gli europei[3]. Altra possibile spiegazione si riconduce all'espressione eh bé qué (dal francese eh bien quoi?, traducibile con "che c'è?"), che gli schiavi africani avrebbero appreso dai coloni francesi[4]. La terza ipotesi fa risalire il termine all'espressione blanc des quais ("bianco della banchina del porto"), un'allusione al fatto che i coloni bianchi controllavano le aree portuali[5]. Localmente, è molto diffusa l'interpretazione etimologica secondo cui béké deriverebbe da blanc créole o, nella variante creolizzata, blanc kréyol, abbreviata in B.K., da cui, appunto, béké[6]. Similmente, l'espressione blanc péyi indica un bianco originario della Francia che, tuttavia, diversamente dai béké, non discende dai primi coloni ma che, comunque, ha adottato i costumi locali (fra cui, in particolar modo, l'uso della parlata creola). Conflitti socialiIl fatto che i béké costituiscano una minoranza piuttosto esigua ma molto potente ha portato, nel gennaio 2009, ad alcuni contrasti con la maggioranza della popolazione delle Antille francesi, formata da neri e mulatti. A seguito dell'ondata di scioperi in Guadalupa, i béké sono stati accusati dal movimento LKP (in creolo Liyannaj Kont Pwofitasyon, traducibile con "Alleanza contro i profittatori") di detenere troppo potere rispetto alla loro consistenza numerica[2]. Note
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