Australopithecus bahrelghazali
L'Australopithecus bahrelghazali (Michel Brunet 1995) è una specie fossile di ominide appartenente al genere Australopithecus. RitrovamentiSoprannominato Abel, (in omaggio al geologo Abel Brillanceau scomparso in Camerun)[1] il reperto KT 12 (Abel) consiste in un frammento di mandibola ritrovato a Koro Toro in Ciad nella valle del Bahr el Ghazal (fiume delle gazzelle).[2]. Questa specie è databile tra 3,5 e 3,0 milioni d'anni fa ed è pertanto coeva dell'Australopithecus afarensis[3]. La mandibola conserva un incisivo, i due canini e i quattro premolari. I denti sono molto robusti e ricordano quelli degli Australopithecus dell'Afar dai quali si distinguono per la forma della sinfisi mentoniera e per l'esistenza di tre radici nei premolari invece di due[4]. Fossili della stessa specie sono stati trovati su altri due siti[5].[6]. A. bahrelghazali apparterrebbe ad una linea evolutiva distinta da A. afarensis. Questo non sorprenderebbe se si tiene conto che la distanza geografica tra Ciad ed Hafar è di 2.500 km. Ricostruzione ambientaleÈ il primo Australopithecus rinvenuto ad Ovest della Rift Valley. Il fossile proviene da un'arenaria poco consolidata che appartiene ad una serie sedimentaria di origine fluvio-lacustre. Nel corso della sedimentazione si sono avute fasi di evaporazione, avvenute in periodi asciutti. La presenza di specie acquatiche, terrestri e anfibie, tipiche di boscaglia e di savana, fanno pensare che le ossa si siano depositate sulle rive di un grande lago, predecessore del lago Ciad, circondato da un simile ambiente. Note
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