Deriva dal latinoaurōra (che vuol dire appunto "aurora")[2][4]; etimologicamente, continua il latino arcaicoausosa, forse derivato dal sabinoAusel, nome di una divinità solare, o dal latino aurum, oro, comunque connesso alla radice indoeuropea *aus-, *aues "brillare", "far luce"[5], da cui si forma anche il greco Ἠώς (Eōs), "aurora". Nella mitologia romana Aurora (corrispondente alla greca Eos) era una dea che si rinnovava ogni giorno all'alba e volava attraverso il cielo, annunciando l'arrivo della mattina[2][4][5]. Significato simile, che richiama il sorgere del sole, è condiviso anche dai nomi Alba, Dawn, Agim, Anatolio, Rossana, Zora, Hajna e Aušra.
È usato come nome proprio di persona sin dal Rinascimento[2]; secondo l'ISTAT è un nome di crescente popolarità tra le nuove nate in Italia nel XXI secolo, risultando tra i primi 10 per diffusione a partire dal 2005, fino ad arrivare al secondo posto nel 2015, 2016 e 2019, con una media di oltre 5.500 neonate all'anno con questo nome nel decennio 2011-2020.[6].
Onomastico
Il calendario dei santi della Chiesa cattolica, nella sua forma ordinaria del rito romano, non associa a nessun giorno una santa dal nome Aurora[7]; l'onomastico si può eventualmente celebrare il 1º novembre, giorno di Tutti i Santi, come da tradizione per i nomi adespoti.
Aurora è il nome della principessa della favola La bella addormentata, di cui nel 1697 Charles Perrault trascrisse una celebre versione. Tuttavia nella versione di Perrault Aurore è il nome della figlia della principessa; sarà invece Ciajkovskij nel balletto omonimo del 1890, a chiamare la principessa con questo nome. Nel 1959 la Disney ne trasse un notissimo lungometraggio di animazione, La bella addormentata nel bosco, in cui la principessa Aurora, figlia di Re Stefano, è anche chiamata Rosaspina.