Il Salto con l'asta è una delle poche gare che soffre l'assenza degli atleti europei: manca il francese Fernand Gonder che, il 26 giugno a Parigi, ha valicato l'asticella a 3,69 metri, eguagliando il record americano stabilito due mesi prima da Norman Dole (anch'egli assente).
La gara
Charles Dvorak era presente a Parigi quattro anni prima. Però il giorno della gara di salto con l'asta, una domenica, la sua università, Michigan, gli chiese di non scendere in pedana.
Nel 1901 e nel 1903 vince il titolo nazionale. Nel 1904 ha la sua seconda occasione olimpica.
All'altezza di 3,43 m Dvorak è rimasto solo: l'oro è suo. Salta 3,50 m poi chiede di porre l'asticella a 3,71 metri, nuovo record nazionale. Non ha fortuna.
I quattro concorrenti che si sono fermati a 3,35 devono disputare gli spareggi per le medaglie. Si scende di tre pollici (7,62 cm), quindi si va a 3,28 metri. Tutti eseguono il salto. Allora, per regolamento, si risale a 3,35. In due, LeRoy Samse e Louis Wilkins, saltano la misura.
È necessario quindi un ulteriore salto di spareggio per stabilire a chi andrà l'argento e a chi andrà il bronzo. Il regolamento prevede che si salga ancora di 3 pollici. Si arriva quindi a 3,43 metri. Durante la gara nessuno dei due aveva valicato l'asticella a questa misura. Questa volta invece Samse ha la freddezza necessaria e vince il duello.
Dopo la gara Dvorak si ritirò dall'attività agonistica.
Galleria d'immagini
Charles Dvorak è il vincitore della gara.
Dvorak con la maglia del Chicago Athletic Club.
LeRoy Samse, secondo classificato, impegnato nella competizione. In questa immagine si nota che: gli atleti cadono sulla sabbia; il punto di battuta è una semplice buca.
Louis Wilkins, il terzo classificato.
Dvorak riceve la Coppa Baxter, riservata al vincitore della competizione.