Assedio di Aligarh
L'assedio di Aligarh, noto anche come battaglia di Aligarh, fu uno scontro tra la Confederazione Maratha (appoggiata dalla Francia) e la Compagnia britannica delle Indie orientali durante la seconda guerra anglo-maratha (1803-1805)[1]. Il forte di Aligarh, uno dei più possenti dell'India, fu fortificato e difeso dal generalissimo francese Pierre Cuillier-Perron. L'assedio, posto dal 76º Reggimento di fanteria britannico al comando del generale Gerald Lake, durò dal 1º al 4 settembre 1803, quando il forte fu preso ai Maratha e ai francesi[2]. Durante l'assalto i soldati francesi riempirono quattordici fossati con lame di spada e cavalli di Frisia avvelenati, mentre le mura furono munite di artiglieria francese. I francesi utilizzarono anche le tigri e i leoni del serraglio di Mahadaji Sindhia[2]. L'assedio costò ai britannici ben 900 caduti[2]. Arthur Wellesley definì la presa del forte di Aligarh "una delle imprese più straordinarie della conquista britannica dell'India settentrionale"[3]. NoteBibliografia
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