Arthur KaufmannArthur Kaufmann (Iași, 4 aprile 1872 – Vienna, 25 luglio 1938) è stato un giurista e scacchista austriaco. BiografiaArthur Kaufmann era il secondogenito di una benestante famiglia di commercianti ebrei di Jassi, Romania. Durante la sua giovinezza si trasferì con la madre, il fratello Ludwig e la sorella Malwine a Vienna, dove in seguito s’iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Durante gli anni universitari seguì anche seminari di storia della letteratura e della filosofia. Si laureò nel 1896. Dopo un breve praticantato, le sue agiate condizioni economiche gli consentirono di ritirarsi a vita privata e di vivere di rendita. Kaufmann si riteneva prima di tutto un filosofo. Per decenni si dedicò al progetto di una grande opera filosofica che comprendeva Kant e Goethe, e che tuttavia non arrivò mai a pubblicare. La sua unica pubblicazione fu un saggio sulla Teoria della relatività di Albert Einstein[1]. Lavorò anche a una favola filosofica, che andò perduta insieme a tutto il suo lascito letterario. Kaufmann era un assiduo frequentatore del Circolo viennese di scacchi e ottenne, come scacchista, numerosi riconoscimenti internazionali. Per motivi sconosciuti abbandonò il gioco degli scacchi nel 1917[2]. Con il suo miglior risultato, 2637 punti Elo, occupava nel gennaio 1917 l’ottavo posto nella graduatoria mondiale[3]. Una profonda amicizia lo legava allo scrittore austriaco, Arthur Schnitzler, che nei suoi diari annotava regolarmente i suoi incontri con l’amico e la sua ammirazione per il suo carattere e la sua personalità. Nel suo testamento Schnitzler lo nominò, insieme a Richard Beer-Hofmann, consulente del figlio Heinrich per tutte le questioni concernenti il suo lascito letterario. Ed è proprio questo lascito, insieme alle annotazioni contenute nei diari e nelle lettere, a costituire la più importante fonte d’informazioni sulla vita e sul pensiero di Kaufmann[4]. A causa della Prima guerra mondiale, Kaufmann perdette buona parte del suo patrimonio e si trasferì con la sorella Malwine in un primo tempo a Mariazell (1918/19) e in seguito, nel periodo 1920-1922, ad Altaussee dove il costo della vita era considerevolmente inferiore rispetto a quello della città. Dal 1923 Kaufmann fu ospite per circa dieci anni della famiglia dei grandi industriali Gutmann nel loro castello di Würting, vicino a Lambach, nell’Austria superiore, prima di tornare definitivamente a Vienna nel suo appartamento (anche il fondatore dell’Unione Paneuropea, Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi poté godere dell’ospitalità della famiglia nello stesso castello). Kaufmann morì il 25 luglio 1938 in seguito a una crisi cardiaca, come si legge nel certificato di morte. Secondo Urcan/Braunwarth alcune circostanze porterebbero a ipotizzare un suicidio[5]. Venne sepolto nel settore ebraico del Cimitero Centrale di Vienna. La sua tomba venne distrutta durante un bombardamento. Nel suo testamento aveva nominato come sue eredi le nipoti Alice Kaufmann e Sophie Kaufmann (figlie del fratello Ludwig Kaufmann) che all’apoca, e anche in seguito, vivevano a Parigi, in rue Molitor 56. Tutti i tentativi di trovare il lascito letterario di Kaufmann o del materiale fotografico sono ad oggi senza risultato[6]. Pubblicazioni
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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