Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti
L'arcieparchia di Aleppo dei Melchiti (in latino: Archidioecesis Aleppensis o Beroeensis Graecorum Melkitarum) è una sede metropolitana senza suffraganee della Chiesa cattolica greco-melchita in Siria. Nel 2022 contava 19.000 battezzati. È retta dall'arcieparca Georges Masri. TerritorioL'arcieparchia estende la sua giurisdizione sui governatorati siriani di Aleppo, Idlib, al-Raqqa, Deir el-Zor e Hassaké (o Djéziré). Sede arcieparchiale è la città di Aleppo, dove si trova la cattedrale della Dormizione della Vergine Maria. Il territorio è suddiviso in 8 parrocchie. StoriaLa comunità melchita di Aleppo è una delle più antiche della regione. L'eparchia di Berea (antico nome di Aleppo) risale al IV secolo e fu elevata al rango di arcieparchia nel VI secolo. L'arcieparchia greco-cattolica nacque ufficialmente dalla divisione che si produsse nel 1724 tra la comunità che dichiarò formalmente l'unione con Roma e la comunità che invece rimase sotto l'influenza di Costantinopoli. Già in precedenza la comunità greco-ortodossa di Aleppo aveva mostrato simpatie per il cattolicesimo e alcuni vescovi, a titolo personale, avevano fatto professione di fede cattolica: tra questi Gregorio nel 1698, Gennadio nel 1700 circa, e Gerasimos, il primo vescovo con cui inizia la serie attuale degli arcieparchi cattolici aleppini. Nel 1790 l'arcieparchia divenne sede metropolitana senza suffraganee. La persecuzione cui fu sottoposta la comunità cattolica costrinse l'arcieparca e la maggior parte dei fedeli a rifugiarsi in Libano. Solo nel 1830 con il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità ottomane, i greco-cattolici melchiti poterono ritornare ad Aleppo: Gregorios Chahiat fu il primo arcieparca a poter risiedere stabilmente ad Aleppo, dopo quasi un secolo di esilio. Fu in questo periodo che venne costruita la cattedrale. L'arcieparca porta i titoli di Aleppo, Seleucia e Cirro. Il titolo di Seleucia fu aggiunto nel 1844 per giustificare il rango di arcieparca; quello di Cirro fu aggiunto nel 1869 in seguito all'estensione della sua giurisdizione su Killis, nelle cui vicinanze si trova l'antica Cirro, dove un gruppo di greco-ortodossi chiese di potersi unire alla Chiesa cattolica. Sono ben quattro gli arcieparchi di Aleppo elevati al Patriarcato di Antiochia dei Melchiti: Maximos II Hakim nel 1760, Maximos III Mazloum nel 1833, Kyrillos VIII Geha nel 1903 e Dimitrios I Cadi nel 1919. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcieparchia nel 2022 contava 19.000 battezzati.
Note
Bibliografia
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