Il territorio si estende su 7.427 km² ed è suddiviso in 31 parrocchie, raggruppate in 7 decanati.
Storia
La diocesi di Sens risalirebbe, secondo la tradizione, al III secolo. Primi evangelizzatori della regione sarebbero stati i santi Saviniano e Potenziano, inviati in Gallia, assieme ad altri 70 missionari, da san Pietro. Tuttavia, la mancata menzione di questi santi martiri sia da parte di san Gregorio di Tours, sia da parte del Martyrologium Hieronymianum, rivisto a Autun o a Auxerre prima del 600, getta qualche dubbio sull'autenticità della tradizione. Le reliquie dei due santi furono conservate nella chiesa dell'abbazia di Saint-Pierre-le-Vif, appena fuori dalle mura di Sens.
Gli antichi cataloghi episcopali di Sens, che risalgono, nella loro parte più remota, al IX e X secolo, riportano una lunga serie di vescovi di cui tuttavia, fino a San Leone (metà del VI secolo), sono storicamente documentati solo due: Severino, la cui firma si trova nel documento redatto nel 346 con il quale, nello pseudo-concilio di Colonia, un gruppo di vescovi fece sua la decisione del concilio di Sardica a favore di sant'Atanasio; e Agrezio, menzionato in uno scritto di Sidonio Apollinare verso il 475.
Nel concilio del Laterano del 769, che doveva giudicare il caso dell'antipapa Costantino II, la delegazione dei vescovi d'Oltralpe era guidata dall'arcivescovo Wilcario, che firmò gli atti come archiepiscopus Galliarum, arcivescovo delle Gallie. Questa autorità degli arcivescovi nell'ambito della Chiesa gallica fu sancita il 2 gennaio 876, quando papa Giovanni VIII concesse ad Ansegiso di Fontenelle il titolo di vicario apostolico in Gallia e Germania, titolo che aveva un valore assimilabile a quello di primate.
Dal settembre del 1163 all'aprile del 1165 Sens divenne la residenza di papa Alessandro III. Dopo questa data incomincia un lento declino, che vedrà Sens soccombere nella rivalità per la primazia che la vedeva opposta a Lione fin dal IX secolo e a Parigi, che fino al 1622 rimarrà suffraganea di Sens, nonostante il maggior peso politico.
Il XII secolo è caratterizzato dalla lotta per salvaguardare l'ortodossia cattolica dalle eresie: l'arcivescovo Henri Sanglier, a seguito del concilio del 1140, condannò alcune proposizioni di Abelardo; nell'ultimo decennio del secolo l'arcivescovo Michel de Corbeil combatté l'eresia dei Poplicani, una setta di ispirazione manichea, condannata nel concilio del 1198.
Prima della rivoluzione, l'arcidiocesi comprendeva 774 parrocchie, raggruppate in 5 arcidiaconati con 13 decanati rurali. Gli arcidiaconati erano: Sens, Gatinais, Melun, Provins ed Etampes. Inoltre nel territorio arcidiocesano c'erano 19 abbazie maschili e 7 femminili, e 15 chiese collegiate.[2]
Con la Costituzione civile del clero, l'arcidiocesi fu ridotta al rango di semplice diocesi. Essa fu soppressa in seguito al concordato con la bollaQui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 e il suo territorio fu incorporato in quello della diocesi di Troyes. Il titolo arcivescovile di Sens fu attribuito onorificamente agli arcivescovi di Parigi.
Con il concordato del 1817 l'arcidiocesi di Sens fu restaurata con giurisdizione sugli arrondissement di Sens e di Joigny; ma questa decisione non fu promulgata dal Parlamento di Parigi. L'arcidiocesi fu effettivamente ristabilita il 6 ottobre 1822 con la bolla Paternae charitatis di papa Pio VII. Il territorio che era appartenuto alla diocesi di Auxerre fu incorporato nella restaurata arcidiocesi. Alla nuova provincia ecclesiastica appartenevano le diocesi di Troyes, Nevers e Moulins.
Il 6 giugno 1823 con il breve Antissioderensi ecclesiae di papa Pio VII fu concesso all'arcivescovo di Sens di fregiarsi del titolo di vescovo di Auxerre.
Il XIX secolo fu caratterizzato da uno spiccato anticlericalismo, tanto che ancora a metà del XX secolo la diocesi sarà classificata come terra di missione e ancor oggi il numero di battesimi e funerali religiosi è inferiore alla media nazionale.
A partire dal 1973 la residenza arcivescovile è stata traslata da Sens ad Auxerre, capoluogo dipartimentale.
Nel 1984 è stata operata una riorganizzazione territoriale della diocesi che ha ridotto le parrocchie da circa cinquecento a centodue, raggruppandole in otto decanati.
^Secondo Duchesne, questo vescovo sarebbe l'omonimo vescovo della sede suburbicaria di Nomento, di cui i papi si servirono per diversi incarichi diplomatici presso i Franchi e che in seguito divenne vescovo di Sens.
^Gallia christiana e Duchesne menzionano lo stesso necrologio, ma riportano due date diverse, per la diversa lettura del giorno: IV calendas Julii per Gallia christiana, e IV calendas Junii per Duchesne.
^Giorno in cui prese possesso della sede di Reims.
^Il vescovo coadiutore Pierre-François-Martial de Loménie non poté prendere possesso della sede di Sens; fu giustiziato a Parigi il 10 maggio 1794.
^Nominato in seguito al concordato del 1817, mai entrato in vigore, la sua nomina ebbe effetto solo a partire dal 1822.
^Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Bizia.