Arcidiocesi di Ciudad Bolívar
L'arcidiocesi di Ciudad Bolívar (in latino Archidioecesis Civitatis Bolivarensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Venezuela. Nel 2021 contava 637.000 battezzati su 670.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Ulises Antonio Gutiérrez Reyes, O. de M. TerritorioL'arcidiocesi comprende 4 comuni nella parte occidentale dello stato venezuelano di Bolívar: Heres, Sucre, Angostura e Cedeño.[1] Sede arcivescovile è la città di Ciudad Bolívar, dove si trova la cattedrale di San Tommaso. Il territorio si estende su 109.769 km² ed è suddiviso in 25 parrocchie. Provincia ecclesiasticaLa provincia ecclesiastica di Ciudad Bolívar, istituita nel 1958, comprende due suffraganee: StoriaLa diocesi di Guayana fu eretta il 20 maggio 1790, ricavandone il territorio dalla diocesi di Porto Rico (oggi arcidiocesi di San Juan di Porto Rico). Il primitivo territorio della diocesi comprendeva le province continentali di Guayana e di Cumaná, nonché le province insulari di Trinidad e di Margarita, nella Capitaneria generale del Venezuela.[2] Sede della diocesi era la città di Angostura, l'odierna Ciudad Bolívar, nota anche come Santo Tomé de Guayana.[3] Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Santo Domingo, il 24 novembre 1803 in virtù della bolla In universalis Ecclesiae regimine di papa Pio VII entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Caracas. Il 23 febbraio 1818 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Trinidad (oggi arcidiocesi di Porto di Spagna). Il 4 marzo 1922, il 12 ottobre 1922 e il 5 febbraio 1932 ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente del vicariato apostolico di Caroní, della diocesi di Cumaná (oggi arcidiocesi) e della prefettura apostolica dell'Alto Orinoco (oggi vicariato apostolico di Puerto Ayacucho). Il 2 gennaio 1953 in forza del decreto Apostolicis sub plumbo Litteris della Congregazione Concistoriale assunse il nome di diocesi di Ciudad Bolívar.[4] Il 7 giugno 1954 e il 24 maggio 1958 cedette ulteriori porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle diocesi di Barcelona e di Maturín. Il 21 giugno 1958 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Magna quidem di papa Pio XII. Il 20 agosto 1979 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Ciudad Guayana, a cui il 25 marzo 1988 ha aggiunto i comuni di Piar, Roscio e Sifontes per una sostanziale modifica dei confini diocesani.[5] Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 670.000 persone contava 637.000 battezzati, corrispondenti al 95,1% del totale.
Note
Bibliografia
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